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Giro 2016, capolavoro di Nibali

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Fra tanti anni se ne parlerà ancora, di quel giro, quello del 2016, quello che a tre tappe dalla fine sembrava chiuso e che, invece, in quarantotto ore, ha cambiato del tutto i suoi verdetti. Giro con sorprese finali Solo due giorni fa, la maglia rosa era sulle spalle dell'olandese Kruijswijk, in...

Fra tanti anni se ne parlerà ancora, di quel giro, quello del 2016, quello che a tre tappe dalla fine sembrava chiuso e che, invece, in quarantotto ore, ha cambiato del tutto i suoi verdetti.

Giro con sorprese finali

Solo due giorni fa, la maglia rosa era sulle spalle dell’olandese Kruijswijk, inseguito da un Nibali molto grigio, lontano quasi cinque minuti in classifica generale. Poi, la prima curva della discesa del Colle dell’Agnello ha fermato Kruijswijk, che sulla neve ghiacciata ha lasciato la pelle del gomito e una costola, mentre il siciliano si buttava in discesa.

La cavalcata vittoriosa di Nibali

Oggi Kruijswijk è ripartito, dimostrando di avere la stoffa dell’uomo vero, ma il leader della corsa era Chaves, con Nibali secondo a 44 secondi. Sulle salite della penultima tappa del Giro 2016, i big sono rimasti assieme per quasi tutto il tempo, fino al momento in cui Nibali, supportato dalla sua formidabile Astana, ha sferrato l’attacco finale. Chaves ha provato a rispondere, ma le gambe non giravano, al contrario di quelle del campione italiano, che metro dopo metro sentiva in modo sempre più distinto il profumo della maglia rosa.
Alla fine, Nibali transita sul traguardo un minuto e mezzo prima di Chaves, sorpassandolo in classifica generale e rifilandogli più di cinquanta secondi. Terzo si piazza Valverde, che ha corso per conquistare il podio a scapito del comunque positivo Kruijswijk. Per Nibali è il secondo Giro in carriera e si tratta di una vittoria importantissima. Partito da favorito, il siciliano è sprofondato all’inferno nella cronoscalata dell’Alpe di Siusi, riducendo al minimo le possibilità di vittoria finale. Ieri e oggi, a sorpresa, Nibali, da quel l’inferno, è ritornato, salendo fino al punto più alto del paradiso. Roba da campioni, c’è poco da fare.