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Giro d'Italia: Giornata tremenda, il maltempo blocca la corsa e Di Luca risulta positivo all'Epo

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Il maltempo continua a flagellare la corsa rosa. Dopo Gavia e Stelvio, anche la salita scelta come alternativa risulta inagibile. Non si farà la diciannovesima tappa. L'abruzzese, che già nel 2009 aveva subito una squalifica, non supera un test a sorpresa effettuato il 29 aprile. Il Giro sconvol...

Il maltempo continua a flagellare la corsa rosa. Dopo Gavia e Stelvio, anche la salita scelta come alternativa risulta inagibile. Non si farà la diciannovesima tappa. L’abruzzese, che già nel 2009 aveva subito una squalifica, non supera un test a sorpresa effettuato il 29 aprile.
Il Giro sconvolto dal maltempo e dall’ennesimo caso doping, la corsa rosa perde le tappe più accattivanti. Quelle che sulle Dolomiti, prevedevano le scalate sui mitici colli cari alla storia del ciclismo: Gavia, Stelvio, e se il tempo non cambierà decisamente (cosa che le previsioni non lasciano ipotizzare al momento), probabilmente anche l’arrivo alle Tre Cime di Lavaredo sarà compromesso. Circa la tappa di domani, l’organizzazione ha confermato l’arrivo sulle Tre Cime modificando però il percorsomaltempo. La direzione informa che località di partenza e arrivo “restano invariate”, mentre il percorso “misurerà 210 chilometri.
Non bastasse il meteo a guastare il clima di festa che fino a ieri si registrava nella carovana rosa torna prepotente l’ombra oscura del doping a gettare ombre sulla corsa; Danilo Di Luca è risultato positivo all’Epo a seguito di un controllo antidoping a sorpresa effettuato il 29 aprile a casa sua. L’abruzzese, che stava correndo il 96esimo Giro d’Italia, vinse l’edizione 2007 della corsa rosa. Anche in quell’anno ci furono delle ombre: nel mese di ottobre fu infatti squalificato tre mesi nell’ambito dell’operazione ‘Oil for drugs’ a causa della frequentazione con il discusso dottor Carlo Santuccione.
Dura la reazione di Luca Scinto, direttore sportivo della Vini Fantini-Selle Italia, squadra che a pochi giorni dall’inizio del Giro 2013 aveva ingaggiato il corridore abruzzese: “È un cretino. Deve farsi curare. Non l’avevo mai voluto. L’ha scelto lo sponsor e adesso se ne assuma la responsabilità. Cosa avrei dovuto fare? L’ho licenziato. Con me ha chiuso. Sono distrutto”.
Insomma una giornata da dimenticare per il Giro con la speranza che domani si torni a correre per mettersi alle spalle questa giornata da cancellare per chi ama il ciclismo.
Vincenzo Margiotta