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Giustizia e tributi, buone notizie per molti cittadini

Giustizia tributaria

Giustizia più certa per quei cittadini che attendono soldi da Enti pubblici: devono essere restituiti entro 60 giorni. A dirlo è una recente sentenza.

Giustizia e tributi spesso non vanno d’accordo tra di loro, ma una recente sentenza ha fissato in 60 giorni il limite di tempo entro il quale un cittadino deve ricevere il denaro spettante da una Pubblica Amministrazione.

Finalmente una buona notizia per molti cittadini che attendono soldi da Enti pubblici, che fino a qui invece, avevano soltanto sperimentato soltanto lunghissime attese in molti casi senza ricevere spiegazioni.

A parlare di tutto questo è stato un servizio trasmesso dal programma Mediaset “Striscia la Notizia”, il quale con il contributo di Elio Lannutti, Presidente dell’ADUSBEF (Associazione Difesa Utenti servizi Bancari e Finanziari), ha fatto chiarezza sulla situazione.

Di recente una sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Agrigento, che a sua volta ha preso spunto da diverse altre conclusioni emesse dalla Corte di Cassazione, in materia di giustizia tributaria.

La sentenza della Commissione tributaria siciliana, nel dettaglio, ha definito in un massimo di 60 giorni il tempo entro il quale un cittadino ha diritto a riscuotere le somme a lui dovute da un Ente pubblico.

Principio semplice, se si vuole ma piuttosto importante per numerosi casi che vedono interessati cittadini italiani in tutto il territorio della Repubblica. Del resto il fenomeno del ritardo di tale pagamenti non ha affatto proporzioni minute.

Si pensi a tal proposito, che la somma dei crediti attesi da molti italiani da Pubbliche amministrazione, si aggira intorno ai 50 miliardi di Euro. Cifra davvero considerevole, che meritava da tempo una sentenza come quella predisposta dalla Commissione Tributaria Provinciale di Agrigento.

Le buone notizie inoltre non terminano qui. Come chiaramente espresso dallo stesso presidente dell’ADUSBEF, capita che cittadini in attesa di denaro da Pubbliche Amministrazioni, nel caso di ritardi nei pagamenti alle stesse di tributi od altro, sono fino ad oggi costretti al pagamento anche di diritti di mora, agi ed altre gabelle.

In virtù della sentenza in oggetto, anche queste voci non dovranno più essere corrisposte. Del resto le stesse Pubbliche Amministrazioni nel pagare i propri debiti ai cittadini non hanno mai dovuto rispettare lo stesso trattamento, e pare dunque coerente la scelta della Commissione Tributaria Provinciale di Agrigento di rendere la procedura quanto meno omogenea.

Finalmente dunque delle buoni notizie sul fronte della giustizia tributaria: da oggi i cittadini potranno dunque contare su tempi certi per l’ottenimento di somme a loro dovute da parte di pubbliche Amministrazioni.

Rimane da vedere se tale disposizione sarà correttamente rispettata dagli Enti pubblici, o se tra un po’ di tempo ci dovessimo accorgere che pure in presenza di sentenze come quella commentata sino a qui, il comportamento delle Pubbliche Amministrazioni rimanga sempre lo stesso, con il cittadino ancora una volta costretto alla parte di chi subisce, a dispetto delle regole.

Per una volta sarebbe bello non verificare quello che un antico proverbio insegna, ovvero: “Fatta la legge trovato l’inganno”. Questa sentenza determina tempi certi per il ricevimento di crediti da Pubbliche Amministrazione, sarebbe importante che le stesse diano finalmente dei “buoni” esempi.