> > Gli acquisti di Moratti quando era all'Inter

Gli acquisti di Moratti quando era all'Inter

moratti

Moratti è stato presidente dell'Inter per circa 18 anni mietendo successi in Italia e in Europa, ecco tutti gli acquisti più importanti. L'epopea di Massimo Moratti all'Inter è durata circa 18 anni, dal febbraio 1995 all'ottobre 2013, mietendo tanti successi su tutti le conquista della Champions...

Moratti è stato presidente dell’Inter per circa 18 anni mietendo successi in Italia e in Europa, ecco tutti gli acquisti più importanti.

L’epopea di Massimo Moratti all’Inter è durata circa 18 anni, dal febbraio 1995 all’ottobre 2013, mietendo tanti successi su tutti le conquista della Champions League sotto la guida di Mourinho. Nel suo palmares di presidente nerazzurro anche la conquista di 5 scudetti, tre Coppa Italia e una Coppa Intercontinentale. Uno dei primi acquisti effettuati dall’Inter sotto l’egida di Massimo Moratti è sicuramente Javier Zanetti, divenuto poi bandiera dei tifosi nerazzurri per la lunga e fortunata militanza.

Zanetti era un esterno destro del Banfield che arrivò insieme a Rambert, bomber dell’Indipendente che non ebbe la stessa fortuna. Nel 1995 si regalò altri due acquisti di grido: Paul Ince e Roberto Carlos. Il primo venne strapato al Manchester United, il secondo ebbe un grande impatto (realizzando anche 4 reti nelle prime 4 gare) per poi essere messo da parte nell’era Hogdson che gli preferì il terzino Pistone più abile in fase difensiva, ma di certo meno spettacolare.

Partito Roberto Carlos l’Inter non trovò per diversi anni un terzino altrettanto valido. Mezzano, Milanese, Georgatos, Serena, Gresko e Macellari non riuscirono a lasciare il segno. Nel 1996 una nuova infornata di talenti con gli acquisti di Djorkaefff e Zamorano, due giocatori che hanno lasciato il segno a suon di reti e prestazioni sopra le righe. Nel 1997 Massimo Moratti regala all’Inter l’attaccante più forte del momento: Ronaldo. Il bomber brasiliano trascinerà l’Inter verso il successo in Coppa Uefa. La carriera di Ronaldo, però, sarà frenata dai frequenti infortuni, alcuni di gravissima entità che lo hanno costretto a saltare stagioni intere.

Uno dei suoi grandi pupilli fu il genio incompreso di Alvaro Recoba, un giocatore che Moratti ha sempre stimato anche se le prestazioni in campo non sempre hanno confortato tanta ammirazione. Altri due grandi talenti, questa volta italiani, vestirono la maglia dell’Inter morattiana: Baggio e Vieri, per il quale vennero investiti 90 miliardi. Il 1999 fu l’anno di Lippi, strappato alla Juventus che avrebbe dovuto riportare l’Inter sul tetto del mondo. Un avventura che si concluse con l’amaro esonero per una crisi di risultati evidente dovuta anche ad uno spogliatoio evidentemente spaccato. Il 2000 fu l’anno dei bidoni: Sukur, Keane, Farinos, Vampeta furono gli emblemi di un periodo buio per i tifosi nerazzurri, pieno di promesse non mantenute.

Nel 2001 arriva Hector Cuper, reduce dai fasti di Valencia e i nuovi acquisti Toldo, Kallon, Ventola Materazzi e un giovanissimo Adriano. Crespo e Cannavaro proveranno a portare talento ed esperienza ed in inverno arriva anche Batistuta. Fu un periodo in cui gli acquisti di grandi talenti si susseguirono a ritmo incessante. Arrivarono Cambiasso, Veron, Mihalovic e un giovanissimo portiere brasiliano Julio Cesar ma anche i deludenti Brechet e Van der Meyde.

I grandi successi di Mancini e Mourinho

Nel 2005 inizia l’era Mancini in cui arrivano 3 scudetti. Il grande colpo fu Luis Figo, torna Crespo, e arrivano Vieira e Maicon. Ma soprattutto Ibrahimovic che scriverà pagine di storia nei successi dell’Inter.
Nel 2008 inizia l’era Mourinho che porterà al successo in Champions e la Coppa Intercontinentale. Tanti acquisti azzeccati fra i quali il bomber Milito, Thiago Motta, Lucio e Sneijder con l’unico flop rappresentato dall’attaccante portoghese Quaresma pagato 25 milioni. Uno dei capolavori di mercato griffato Massimo Moratti fu lo scambio con il Barcellona tra Ibra e Eto’O dove l’Inter incassò 50 milioni di conguaglio. L’attaccante camerunense ebbe un ruolo nevralgico nei successi nerazzurri in tandem con Milito.