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Gli oggetti degli anni '90 che non sono più in commercio

I Bon Bons Malizia, anni '90

Abbiamo ripescato dalle soffitte alcuni degli oggetti più in voga e rappresentativi degli anni '90 e oggi scomparsi. Vi mostriamo quali Noi nati negli anni '90 avremo sicuramente degli oggetti che, se riesumati oggi e mostrati a dei nostri nipotini o cugini più piccoli, avranno il potere di farci...

Abbiamo ripescato dalle soffitte alcuni degli oggetti più in voga e rappresentativi degli anni ’90 e oggi scomparsi. Vi mostriamo quali

Noi nati negli anni ’90 avremo sicuramente degli oggetti che, se riesumati oggi e mostrati a dei nostri nipotini o cugini più piccoli, avranno il potere di farci sentire vecchi” di colpo. Curiosando tra le nostre cantine e soffitte, aprendo scatoloni e vecchie ceste dei giochi sono saltati fuori dei veri e propri pezzi di storia che oggigiorno non esistono più. E’ tempo di magone.

Cabine e telefoni SIP

Potremmo cominciare mostrando loro il telefono fisso col classico filo attorcigliato che tutti provavamo immancabilmente a “stendere” e i gettoni e le schede telefoniche degli anni ’90. Aggiungiamoci anche il racconto di cosa erano le cabine telefoniche e i loro telefoni arancioni dell’allora SIP (Società Italiana Per l’Esercizio delle Telecomunicazioni), divenuta nel 1994 Telecom Italia, e facciamo cadere la prima lacrimuccia.

VHS e Blockbuster

Se poi vogliamo farci prendere in giro e sentirci dei dinosauri sulla via dell’estinzione, non abbiamo che da mostrare la nostra collezione di VHS – quanti di voi hanno ancora una nutrita collezione dei classici Dinsey? – e raccontare di cosa era il Blockbuster. Probabilmente i nostri piccoli cugini di oggi ci rideranno in faccia mostrandoci i loro DVD e parlandoci di scaricare con uTorrent.

Bon Bons Malizia e Burghy

Forse riutilizzati in altro modo, anche alcuni di voi troveranno dei flaconi Bon Bons Malizia: i saponi e bagnoschiuma agli aromi fruttati ed esotici, talmente profumati che tutti abbiamo provato ad assaggiare… no? Beh, noi SI’. E forse è per questo che sono spariti dal commercio.

In tema di cibo – stavolta commestibile – abbiamo ritrovato i vecchi gadget e giochini che davano al Burghy, l’antenato del McDonald’s. I pupazzetti del panino, del bicchiere di cola e del cartoncino delle patatine ci hanno fatto ricordare di quando i genitori ci portavano, dopo aver fatto la spesa e se avevamo fatto i bravi, a mangiare al fast food… Si faceva i bravi per forza. Ora invece abbiamo la patente e andiamo al McDrive quando ci pare.

Mister Muscolo e Tamagotchi

Dentro un altro scatolone, abbandonato come mai neanche Woody di Toy Story, abbiamo ritrovato Mister Muscolo, il pupazzo allungabile… poco ci mancava che frignassimo come bimbi, tenendolo abbracciato al petto come un vecchio amico dimenticato. Non ci crederete ma era in perfette condizioni e si allungava ancora. Highlander.

Insieme a Mister Muscolo abbiamo trovato anche un Tamagotchi… l’unico “animale” – virtuale – che a molti di noi è stato concesso tenere dai genitori. Le pile erano esaurite ma con gli occhi della memoria abbiamo immaginato lo stesso l’animaletto dormire e chiederci attenzioni… Con aria di superiorità i nostri cuginetti ci parlerebbero di PlayStation 4 e Xbox One.

Il Festivalbar

Infine, abbiamo trovato un cd del Festivalbar: al che abbiamo esultato neanche avessimo segnato in finale di Coppa del Mondo. Festivalbar 1999, disco rosso: Vasco Rossi con Rewind, Britney Spears, Alex Britti, Cartoons, Blur e Negrita. Abbiamo mostrato il reperto a un nostro nipotino e, scorsa la tracklist, ci ha chiesto chi fossero i “tizi” nominati… Nostalgia canaglia.