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Global Climate Risk Index, mezzo milione di morti per eventi climatici

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Mezzo milione di morti nel mondo negli ultimi vent’anni solo a causa di eventi atmosferici estremi. A dirlo è il Global Climate Risk Index. La organizzazione non governativa tedesca GermanWatch ha pubblicato la 12 esima edizione del rapporto sui rischi climatici. E’ il Global Climate Risk Inde...

Mezzo milione di morti nel mondo negli ultimi vent’anni solo a causa di eventi atmosferici estremi. A dirlo è il Global Climate Risk Index.

La organizzazione non governativa tedesca GermanWatch ha pubblicato la 12 esima edizione del rapporto sui rischi climatici. E’ il Global Climate Risk Index, all’interno del quale è stata quest’anno riportata una stima relativa al numero di vittime causate nel mondo da eventi climatici estremi.

Si tratta di una cifra enorme, pari a 530 persone negli ultimi due decenni. Circa 25 mila persone l’anno che perdono la vita in conseguenza di eventi atmosferici violenti che si abbattono su aree del mondo impreparate a sopportarne l’arrivo.

500 mila morti e 3 mila miliardi di dollari di danni in 20 anni

Secondo il Global Climate Risk Index, i danni economici conseguente a questi eventi climatici risultano pari ad almeno 3 mila miliardi di dollari (150 miliardi di dollari all’anno). Il continente più coinvolto è risultato essere l’Africa, ma la maggior parte delle vittime si conta fra i morti per ondate di calore. In questo caso non sono soltanto paesi lontani e in via di sviluppo a essere stati colpiti in modo decisivo. Se infatti si sono contate 4300 vittime in India, 3300 se ne sono contate anche in Francia, nel cuore del Vecchio Continente.

Paesi più poveri più esposti, ma i rischi sono globali

Per quanto le economie più povere presentino un livello di esposizione senz’altro maggiore, una delle conclusioni cui è giunto il Global Climate Risk Index è che esistono specifici rischi che possono essere definiti trasversali. E’ il caso, appunto, delle ondate di calore, responsabili di numerose morti anche in paesi dotati di economie avanzate e stabili come quelli europei.

Il rapporto della ong tedesca arriva al secondo giorno della Conferenza Mondiale sul Clima COP 22 in corso a Marrakech, in Marocco, dove si dovrà stabilire un piano attuativo in relazione alle linee guida decise in occasione della precedente COP 21 di Parigi dello scorso anno. L’obiettivo è quello di contenere l’aumento di temperatura globale del nostro pianeta, ritenuto fra le cause di alcuni degli eventi climatici estremi degli ultimi vent’anni.