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Gomorra la serie: i contatti con la un clan della camorra

Gomorra la serie

Chiesti 30mila euro alla produzione per usufruire degli interni della casa sequestrata a Torre Annunziata. Giravano la serie televisiva Gomorra La Serie e, sono incappati nell' estorsione di un vero boss. Un’indagine dei carabinieri di Torre Annunziata svela i retroscena delle riprese di Gomorra ...

Chiesti 30mila euro alla produzione per usufruire degli interni della casa sequestrata a Torre Annunziata.

Giravano la serie televisiva Gomorra La Serie e, sono incappati nell’ estorsione di un vero boss. Un’indagine dei carabinieri di Torre Annunziata svela i retroscena delle riprese di Gomorra La Serie.

Imputati nel procedimento: il produttore Gianluca Arcopinto e Gennaro Aquino che si occupava delle location. Stando alla Procura, alcune scene sono state girate in una villa confiscata ad un boss di Torre Annunziata (la dimora di Savastano!). Anche se il bene era confiscato, pare che alcune persone vicine al noto gruppo criminale avrebbero estorto del denaro alla produzione. Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia, i due soggetti coinvolti sono accusati di favoreggiamento per non aver subito denunciato il fatto. Ascoltato il maresciallo dei carabinieri Antonio Balzano in servizio nel Nucleo di Torre Annunziata, l’indagine è nata nel 2013 quando le intercettazioni ambientali captarono la dichiarazione di un pregiudicato che, parlando con un altro malvivente, faceva chiaramente riferimento alle tangenti da pagare per poter girare la fiction in quella casa. Questa è stat solo la prima di una lunga serie di intercettazioni, Gomorra infatti non era l’unica serie pagante, il clan faceva utilizzare la villa a più persone.

Disponibili anche intercettazioni ambientali che sono state registrate proprio nel carcere di Secondigliano, tra esponenti del clan Gallo, dove un personaggio diceva di aver ricevuto ben 5 mila euro per l’utilizzo della villa ed era in attesa della restante parte. Antonio Balzano ha affermato che Aquino incontrò per l’occasione gli esponenti dei Gallo in un negozio che si occupava del servizio catering durante le riprese.
In conclusione: cinque rate da 6mila euro l’una sarebbero state versate nelle casse del boss in cambio dell’utilizzo della villa per la produzione cinematografica. Una lussuosissima abitazione, piena di mobili laccati in oro, di pavimenti griffati, di tv incorniciate e con una vasca idromassaggio a otto posti. Poche le condizioni poste: prima rata anticipata e panini forniti dalla sorella.