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Google AdWords: guida completa al suo utilizzo

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Tutti i segreti per utilizzare correttamente il sistema di online advertising Google AdWords.

Per quanto in Italia sia decisamente sovradimensionata, la pubblicità pay per click rimane lo strumento migliore per gestire e soprattutto incrementare i propri guadagni su Internet. Da questo punto di vista, Google AdWords è da anni – da quanto è nato, verrebbe da dire, cioè dal 2000 – il tool di online advertising più smart, affidabile e, a conti fatti, redditizio che il web offre attualmente. Una fetta consistente della pubblicità su Internet è gestita da questo servizio dell’azienda di Mountain View: prova ne sia il fatto che, a oggi, si tratta della maggiore fonte di entrate per Google (oltre 50 miliardi di dollari ogni anno).

Google Adwords: cos’è

Google AdWords è la piattaforma pubblicitaria di Google, il motore di ricerca fondato da Sergey Brin e Larry Page e dal 2015 di proprietà di Alphabet Inc.

Con Google AdWords è possibile inserire annunci pubblicitari:

nei risultati di ricerca di Google
nei risultati di ricerca dei motori di ricerca associati, come Virgilio o Libero
all’interno di siti web che usano la rete AdSense
sulla piattaforma YouTube
Tipologie di annunci promozionali

Con Google AdWords si possono pubblicare diversi tipi di annunci pubblicitari:

annunci testuali
annunci display, ovvero banner grafici
annunci video
promuovere il download di applicazioni

Google AdWords utilizza il sistema del Pay Per Click – PPC con asta in tempo reale. L’advertiser, ovvero chi vuole fare pubblicità, decide un importo massimo – CPC che è disposto a spendere per un click. Quando un utente clicca un annuncio, Google scala l’importo dall’account dell’advertiser, l’importo scalato è calcolato in tempo reale in base a diversi fattori:

la qualità della parola chiave
la qualità dell’annuncio
la qualità della landing page
il CPC massimo che l’advertiser è disposto a spendere
il CPC massimo che gli altri advertiser sono disposti a spendere
Come le leggi del mercato ci insegnano, se le risorse sono limitate maggiore è la richiesta di un bene e maggiore sarà il suo prezzo. Dato che i posti in prima pagina sono limitati, come anche gli spazi pubblicitari all’interno dei siti, maggiore è la domanda e maggiore sarà il prezzo.

Ci sono parole chiave molto economiche e parole chiave estremamente costose, tutto si bassa sulla nicchia di mercato su cui impattano, mi spiego meglio. Nel settore dei pneumatici online ci sono alti volumi ma i margini di guadagno sono ridotti, il margine sul singolo pneumatico è inferiore al 5%, giusto per darvi un’idea. In questa nicchia tutti gli imprenditori sanno che non possono spendere troppo per vendere una gomma altrimenti ogni vendita sarebbe in perdita. Per questo motivo tutti i player del settore impostano CPC massimi relativamente bassi, inferiori quasi sempre ad 1€, quindi sebbene ci sia alta competizione sulle parole chiavi di questo settore, i CPC massimi restano bassi.

Nel settore prestiti e assicurazioni i margini sulla singola vendita sono assai maggiori, una azienda ha disponibilità economiche maggiori per promuovere la vendita di un singolo servizio o prodotto e quindi può puntare CPC maggiori rispetto al settore gomme. I CPC medi del settore assicurazioni possono tranquillamente raggiungere e superare i 50$ a click negli Stati Uniti.

Come funziona

Ma come funziona, nello specifico, Google AdWords? Intanto bisogna distinguere due prospettive di utilizzo: quella dell’azienda che intende pubblicizzare i propri prodotti tramite Google, e quella del semplice utente. Quest’ultimo, molto semplicemente, beneficerà delle funzioni di un algoritmo che, memorizzando i dati delle sue ricerche sul motore di ricerca di Google, farà comparire sulla stessa – perlopiù in alto sotto l’header o in un apposito spazio in alto a destra sulla schermata dei risultati -, o nelle altre pagine web che integrano i servizi di Google AdWords tramite il servizio parallelo Google AdSense, i risultati relativi alla ricerca effettuata in quel momento e/o alle tipologie di ricerche effettuate in misura più frequente. Questo sistema aiuta anche gli inserzionisti a ottimizzare il loro investimento in termini pubblicitari.

Per quanto riguarda il funzionamento di Google AdWords per questi ultimi, il meccanismo è altrettanto semplice e intuitivo. Il potenziale inserzionista accede al servizio tramite il pannello delle applicazioni di Google, lasciando la propria email per creare un account. Quindi può scegliere tra la modalità di pagamento pay per click – non si paga la visualizzazione, ma solo se il link pubblicitario viene effettivamente cliccato dall’utente – o costo per mille – si paga un fisso ogni mille visualizzazioni, indipendentemente dal fatto che a queste facciano seguito o meno dei click -, prima di scegliere la tipologia di advertising: unicamente testuali, visivi statici (banner) o i cosiddetti rich-media ad (che includono contenuti audio-video). Inoltre si può scegliere se utilizzare solo le pagine dei risultati di Google, oppure ricorrere alla rete display (ovvero tutti i siti collegati alla rete AdSense).

Certificato google adwords

L’importanza della certificazione Adwords è un punto di dibattito all’interno della comunità che ruota intorno al Search Engine Marketing. C’è infatti chi ritiene che il lavoro sia la giusta ed unica palestra per fare esperienza e sviluppare competenze, mentre altri sostengono la necessità di dimostrare ai clienti di aver superato degli esami e quindi di avere delle capacità certificate, sicure. In realtà, servono entrambe le cose: non basta svolgere il compitino, superare il test e ritenersi dei professionisti, ma al tempo stesso esporre il titolo di esperto Adwords crea un appeal maggiore. A parità di curriculum e, senza conoscenze pregresse, sceglierei sicuramente chi ha una certificazione. Vediamo allora come ottenerla.

Come prepararsi agli esami Adwords

Anche se già lavori quotidianamente con Adwords e devi rinnovare il tuo certificato (ha validità annuale), potresti incontrare alcune difficoltà durante il test, perché magari alcune domande non riguardano il tuo campo specifico di azione. Per questo motivo, devi avere informazioni sempre aggiornate su ogni aspetto di Adwords. Qual è il modo migliore e più veloce? Innanzitutto, per i novizi, è opportuno leggere la guida informativa del supporto Adwords per accedere agli esami, ma prima di sostenere il test fermati a dare uno sguardo ai seguenti consigli, potrebbero esserti utili.

Studia o consulta le guide Google Adwords

Il supporto di Google mette a disposizione un centro didattico con informazioni dettagliate su ogni attività, ma lo studio completo potrebbe essere troppo lungo, perché ogni argomento rimanda ad ulteriori link e a nuovi contenuti, come una scatola cinese. Chi già lavora con Adwords non ha certo bisogno di leggere l’intero manuale, ma troverà utile e comoda la suddivisione in sezioni che permettono di accedere direttamente al contenuto che si vuole rinfrescare o approfondire. Per chi invece ha solo una conoscenza teorica del funzionamento della piattaforma, la guida è un utile ripasso, che può essere svolto anche velocemente. È possibile anche simulare gli esami, con domande affini a quelle del test di certificazione, in lingua inglese, grazie al programma iPassExam, utilizzato sia da esperti che da neofiti.
Lavoro, duro lavoro, esperienza sul campo e costante aggiornamento sono le chiavi per ottenere, e in seguito rinnovare, la certificazione Adwords. L’alternativa più comoda è invece quella di affidare le campagne di promozione ad una web agency certificata, in grado di offrirti le migliori risorse per un successo assicurato.

Come funziona l’esame?

È possibile sostenere gli esami con due modalità diverse: utilizzando la piattaforma online di Google oppure presso la sede Google della tua città previo invito da Google Partner.
Quali differenze ci sono tra le due modalità? In sostanza nessuna, perché sia l’esame che la certificazione che si ottiene sono identici in entrambi i casi.

La differenza è che se sei stato invitato nella sede di Google avrai l’opportunità di conoscere i cosiddetti “Googler” che la mattina terranno un minicorso di preparazione in vista dell’esame e saranno pronti a rispondere a tutte le tue domande. Gli esami (uno sui principi di base e l’altro sulla pubblicità avanzata di ricerca) si svolgono tra le 14.00 e le 20.00 circa, il tutto è solitamente seguito da un aperitivo, un piccolo rinfresco e la distribuzione di alcuni gadget Google.
Se invece vuoi acquisire la certificazione online, sappi che per i primi tre esami (base, pubblicità avanzata di ricerca, pubblicità display) avrai a disposizione due ore, mentre per gli altri solamente 90 minuti. Per superare gli esami dovrai aver fornito l’80% di risposte corrette.

Cosa studiare per l’esame?

Il materiale didattico da studiare è disponibile online. La guida ufficiale di Google fornisce tutte le informazioni necessarie ed è suddivisa in guide di preparazione specifiche per ognuno dei sei esami.
Purtroppo il materiale non è sempre organizzato nel migliore dei modi e si corre il rischio di perdersi tra i collegamenti all’interno del testo, per questo motivo può essere molto utile sfruttare anche i video di approfondimento di Google Partners e prendere appunti.
Se non ti dovessi sentire pronto a sostenere l’esame vero e proprio, esistono numerosi siti che offrono dei test di prova molto simili a quello ufficiale. In ogni caso non farti prendere dal panico se non dovessi passare l’esame poiché è possibile riprovare a sostenerlo dopo appena sette giorni.

Le risposte giuste?

Purtroppo non è dato saperle. Non le hanno nemmeno i Googler (o almeno così dicono). A ogni modo non saprai mai a quali e a quante domande avrai risposto nel modo corretto, bensì solo la % di risposte esatte.
Le domande non sono particolarmente complicate e spesso le risposte sono molto logiche anche quando sembrano lunghe e difficili.
Un ultimo consiglio: se hai intenzione di ottenere la certificazione AdWords studia bene lo Strumento per ottimizzare le Conversioni (ci sono molte domande sull’argomento), il targeting per località e le impostazioni di lingua, cos’è e a cosa serve l’API e cosa sono i token e la Sandbox.