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Mdp-Si: non trattiamo col Pd, il tempo è scaduto

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Il Movimento Democratico Progressista definisce impossibili le trattative con l'altra metà della sinistra, il Pd: la motivazione principale sta nelle diverse idee riguardo i temi della vita delle persone. I piani di lavoro e sanità delle due fazioni corrono su strade diverse e parallele. Grasso sa...

Il Movimento Democratico Progressista definisce impossibili le trattative con l’altra metà della sinistra, il Pd: la motivazione principale sta nelle diverse idee riguardo i temi della vita delle persone. I piani di lavoro e sanità delle due fazioni corrono su strade diverse e parallele. Grasso sarà front-man nelle prossime elezioni, con l’appoggio dalla Camera di Laura Boldrini. Da Mdp spiegano che il cambiamento sarà radicale, ponendo per prima cosa l’attenzione sulla revisione totale del Jobs Act e della Buona Scuola, e il cambio di leadership.

Le conseguenze della leaderhip di Grasso

Già dai primissimi sondaggi pare che la leadership di Grasso potrebbe portare ad una coalizione tra i moderati di Prodi, gli scontenti di Renzi, i sostenitori di Bersani e la parte non estremista della sinistra. Il presidente di Palazzo Madama, che ha da poco lasciato il gruppo dem al Senato, è portatore di un’alta reputazione non solo nel mondo della sinistra. La lista unitaria della sinistra alternativa ai democratici potrà godere quindi di ottimi sostenitori.

La delusione di Fassino

La frattura tra le fazioni è avvenuta dopo una cordiale riunione durata più di un’ora alla camera. Fassino si sente rammaricato dall’esito del dialogo. Le idee del Pd sul Jobs Act e Ius Soli sembravano essere in accordo con quelle del Mdp, ma alla fine la chiusura è avvenuta ugualmente. Fassino afferma che “i matrimoni si fanno in due” e quindi prendono atto della fine del sogno di una coalizione e guardano avanti. Sul suo blog, Pippo Civati leader di Possibile, precisa che il dialogo non si è concluso oggi, ma “nel corso di una lunga legislatura, tra presunte riforme del lavoro e della scuola, leggi di riforma costituzionale bocciate dagli elettori”.

Il lavoro è il nucleo

Il lavoro è l’aspetto principale su cui si basa la proposta della lista unitaria alternativa, che ha come obiettivo quello di ridare ai lavoratori i diritti sottratti dalla legge sul Jobs Act, e un’età di accesso al pensionamento uguale a quella di tutti gli altri paesi europei. Partendo dalla revisione del lavoro, lo scopo del Mdp è quello di unire gli scompartimenti sparsi della sinistra sotto ad un unico soggetto politico. Nell’era italiana della frammentazione politica, l’alternativa proposta da Mdp-Si auspica un rinnovamento che possa dare concreti vantaggi ai lavoratori e ai cittadini, i quali cercano nuovi stimoli e vantaggi per compiere bene i doveri e godere dei conseguenti risultati. Grasso e i suoi promettono miglioramenti e il superamento dei limiti avuti fino ad ora. Il 3 dicembre si deciderà.