Marco Tringali Ecco chi sono veramente gli hacker e qual’è l’attività che effettivamente esercitano nella quotidianità.
In questi giorni si parla molto di Hacker, a proposito dell’elezione di Donald Trump e delle elezioni americane che sarebbero stati influenzati proprio dall’ingegno dei pirati informatici di provenienza russa. Spesso vengono rappresentati come topi da biblioteca tecnologici, sempre in cerca del giusto grimaldello per scardinare i sistemi protetti e trarne profitto.
In realtà gli hacker informatici non vanno confusi con i pirati informatici sociopatici, che sfruttano le loro conoscenze per delinquere. Gli hacker professionisti sono degli esperti in programmazione, ma anche esperti in fatto di sicurezza informatica, crittografia e decifratura codici. Il termine Hacker deriva dal verbo inglese ‘to Hack’ che vuol dire ‘violare’, ‘attaccare’. L’attività di hacking è proprio quella di chi vìola sistemi informatici per vari fini.
Generalmente, per compiere questo tipo di attività, bisogna sempre agire in sinergia con altre persone che esercitano la stessa attività. Per avviarsi a questa attività bisogna prima conoscere i linguaggi basic del pc, per poi studiare nuovi linguaggi come html e Linux, ricordandosi sempre di perfezionare la conoscenza della lingua inglese.
L’hacking, in realtà, può essere anche definito un vero e proprio stile di vita, una forma mentis. C’è chi si prodiga in attività di hacking nell’elettronica e chi lo fa nell’ambito della musica. Un buon hacker possiede la competenza per overcloccare i processori o per eliminare delle limitazioni nel funzionamento di alcuni componenti hardware o software.
Sono tante le persone che esercitano l’hackeraggio come una professione per aumentare la sicurezza informatica dei sistemi operativi legati a grandi aziende, a banche o addirittura uffici che fanno capo ai governi degli stati. La loro capacità è quella di tappare le falle nei vari bug dei sistemi operativi che potrebbero prestare il fianco ad intrusioni da parte dei pirati informatici.
