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Hockey Ghiaccio: non chiamatelo sport minore

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In Italia non è molto diffuso, ma basta andare nella vicina Svizzera, oppure Austria per vedere che ha tutt'altro spessore. E' uno sport che qui da noi vive all'ombra di altri, con pochi soldi, spese non certo di basso livello se rapportate alle entrate. Giocatori che spesso hanno un lavoro "normal...

In Italia non è molto diffuso, ma basta andare nella vicina Svizzera, oppure Austria per vedere che ha tutt’altro spessore. E’ uno sport che qui da noi vive all’ombra di altri, con pochi soldi, spese non certo di basso livello se rapportate alle entrate. Giocatori che spesso hanno un lavoro “normale”, che alla sera, fino ad orari impossibili si allenano e che prendono permessi per poter fare magari 5-6 ore di trasferta in pullman per una partita di campionato.

Una realtà che a Varese si conosce bene. L’Hockey Club Varese, conosciuti come i Mastini, è ancora in vita, vanta un ottimo vivaio giovanile, vanta due scudetti in serie A con la prima squadra e una coppa internazionale prestigiosissima. Tra mille difficoltà sono due anni che la squadra è ripartita dalla serie C nazionale. Proprio questi ragazzi ieri sera hanno dato vita ad un quarto di finale fantastico per emozioni e tensioni, contro un forte Dobbiaco.

Sono iniziati i play-off di Serie C nazionale e la partita di ieri sera a Varese avrebbe potuto essere uno spot per questo sport, che al tatticismo e alla tecnica, abbina una sana dose di agonismo e fisicità, almeno per i 60 minuti effettivi sul ghiaccio.

Davanti a oltre 300 spettatori rumorosissimi (ma in stagione se ne sono visti anche molti di più), Varese e Dobbiaco hanno dato vita ad un incontro bellissimo, soprattutto nel terzo tempo e nel supplementare, provando a vincere nonostante la regola del “golden gol” potesse rappresentare una ghigliottina determinante. Parate spettacolari di entrambi i portieri, capaci di neutralizzare azioni che sembravano portare da un momento all’altro il vantaggio per la propria squadra. Nell’unico tempo supplementare di 5 minuti, si sono viste complessivamente almeno una decina di occasioni da rete nitide, tutte neutralizzate con parate che sembravano provenienti da un videogioco, per spettacolarità e determinazione.

Alla fine, dopo la bella e spettacolare lotterie dei rigori (che nell’hochey ghiaccio si tirano in movimento, partendo da centrocampo sfidando nell’1 contro 1 il portiere), l’ha spuntata proprio il Varese, grazie anche al proprio portiere che è riuscito nell’impresa di pararne addirittura 5 su 5!

Il primo atto è terminato 3 a 2 per i Mastini, che ora dovranno affrontare a Dobbiaco gara 2, con l’eventuale “bella” a Varese mercoledì prossimo 6 marzo.

Indipendentemente da tutto, l’hockey ghiaccio è uno sport che regala emozioni incredibili, bisogna abituarsi alla vista perchè il disco corre veloce, anzi a volte velocissimo, ma che lascia dentro qualcosa che altri sport difficilmente lasciano. Chi non conosce o non si è mai avvicinato, potrebbe iniziare magari a vedere qualche bel filmato su you tube. E’ sempre un bel vedere.

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