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Hollande: 'Siamo in guerra, distruggeremo l'Isis', poi invoca modifiche costituzionali

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Farà certamente storia il discorso di Hollande nel pomeriggio a camere riunite nel quale ha di fatto proclamato lo stato di guerra. A Versailles, davanti alle massime cariche dello stato, ha chiesto che venga modificata la Costituzione francese, attraverso l'adozione di un 'regime costituzionale in...

Farà certamente storia il discorso di Hollande nel pomeriggio a camere riunite nel quale ha di fatto proclamato lo stato di guerra. A Versailles, davanti alle massime cariche dello stato, ha chiesto che venga modificata la Costituzione francese, attraverso l’adozione di un ‘regime costituzionale in grado di gestire la lotta a questo nemico. ‘Ritengo – ha proseguito il presidente francese – in coscienza, che dobbiamo far evolvere la nostra Costituzione per agire contro il terrorismo di guerra’.

Hollande, nello specifico, ha chiesto che venga modificato l’articolo 16 della Costituzione nella parte in cui si attribuiscono poteri straordinari al presidente della Repubblica in caso di minaccia allo Stato, e l’articolo 36 che disciplina lo stato di guerra e gli interventi armati all’estero.

La Francia – ha dichiarato Hollande alle camere riunite – intensificherà gli attacchi in Siria. I miei complimenti ai piloti francesi che hanno portato a termine l’operazione” a Raqqa. “Non dobbiamo contenere quest’organizzazione, la dobbiamo distruggere’.

Hollande ha anche prospettato l’ipotesi che vengano intensificati i raid aerei contro la Siria, chiedendo agli altri paesi europei di applicare l’art 42 del trattato che prevede il sostegno degli stati membri se uno stato viene aggredito. Il leader francese ha anche annunciato che incontrerà Putin e Obama nei prossimi giorni per fare il punto della situazione ed elaborare insieme una strategia offensiva mirata a sgominare una volta per tutte l‘Isis.

Secondo Hollande, quella attuale ‘non è una guerra di civiltà, perché questi assassini non ne rappresentano nessuna. Sono vigliacchi che hanno sparato sulla folla disarmata. La Repubblica francese ha superato ben altre prove, ma è ancora qui, viva. Chi ha tentato di sconfiggerci in passato non c’è riuscito. La nostra Repubblica – ha concluso Hollande – non è una Repubblica qualsiasi ma porta avanti la concezione di uno Stato a servizio dei nostri cittadini: noi siamo la patria dei diritti dell’uomo. Sono qui per sottolineare l’unità nazionale e la nostra determinazione’.