Tamara Negli ultimi anni in modo particolare sembra aver preso piega, piuttosto saldamente, nel mondo professionale, il cosiddetto coworking.
Cos’è il coworking?
Il coworking è una nuova realtà nel nostro Paese. E’ semplicemente uno spazio professionale condiviso tra diversi professionisti, ognuno dei quali con competenze proprie e differenziate, poiché diversi sono i campi di lavoro, rivolto a clienti diversi. Sulla scia delle esperienze lavorative di Gran Bretagna, Francia, Germania e Nord Europa in generale, è ancora forse troppo presto per dire se essa diventerà o meno una presenza fissa in Italia.
È certo che la condivisione di uno stesso spazio lavorativo tra professionisti di diversa competenza e attività, è un’ideale ed una possibilità che incontra il favore soprattutto di quei lavoratori che non hanno una sede lavorativa fissa, i freelance e di tutti quei lavoratori che lavorano in proprio ed in solitario, anche allo scopo di lavorare in totale autonomia, ma in un ambiente meno isolato. Da solo in mezzo alla gente, per utilizzare un eufemismo.
Il coworking ha, tutto sommato, le carte in regola per diffondersi anche nel nostro Paese, dove sempre più persone lavorano in proprio, ma allo stesso tempo non vorrebbero sentirsi da solo.
L’apertura di un coworking non è un’impresa ardua. Non sono richiesti titoli o competenze particolari, se non quelli di avere le carte in regola per esercitare la propria professione e rispettare tutti quei requisiti che il lavoratore dovrebbe possedere in qualunque contesto lavorativo.
In secondo luogo, perché possa essere un coworking vero e proprio, si ha bisogno di entrare in contatto con altri professionisti alla ricerca della stessa esigenza, ovvero, l’apertura di uno spazio lavorativo condiviso e poi, naturalmente, lo spazio di lavoro.
In riferimento all’ambiente di lavoro, sembrerebbe che molti professionisti prediligano le abitazioni private inutilizzate. Ovviamente, non potranno mancare:
– Mobilia (sedie, scrivanie, scaffali et similia);
– Connessione wi-fi;
– Computer, Stampanti, Telefoni e Fax.
Perché tutto questo? Perché ogni professionista deve poter essere in grado di offrire alla sua clientela tutto ciò di cui ha bisogno.
Proprio per andare incontro alle esigenze di una vasta clientela, dovrete anche creare uno spazio dedicato alle vostre riunioni di lavoro, la cosiddetta sala riunioni, uno spazio ristoro per le vostre pause e tutto quello di cui si ha bisogno perché il coworking sia un ambiente professionale a tutti gli effetti.
Come farsi conoscere? Ovviamente, con la pubblicità, che sia televisiva, radiofonica, virtuale o a mezzo volantini, siate consapevoli che dovete farvi conoscere perché la vostra attività possa avviarsi, anche perché non dimenticate che il coworking è ancora una realtà poco conosciuta qui da noi.
Da un punto di vista burocratico, invece, per aprire un coworking bisogna:
– Essere in possesso di Partita IVA;
– Inquadrare l’ambiente come struttura condivisa;
Redigere dei contratti di locazione per ogni spazio preso in affitto.
Alcuni degli spazi in Coworking a Milano:
1) Coworking Milano by Evenz
via Donatello 30,
Milano – 0240741165
http://www.coworking-milano.it/
2) Coworking Cowo Spazio di coworking
Corso di Porta Nuova, 46 02 2901 3393
3) Ufficio Sansovino, Via Sansovino 15, Milano
4) Navigli Working Factory
Ripa di Porta Ticinese, 77 · 339 728 5258
5) YoRoom Coworking Space
Via Pastrengo, 14, Milano- 335 730 5777
6) Incowork Milano
Via Lodovico Montegani, 23, Milano 02 425905
Attenzione: Queste sono solo alcune delle postazioni e sono tutte facilmente reperibili in rete. Inserite tra le chiavi di ricerca quelle che più si sposano meglio con le vostre esigenze.
