> > Il 35% dei giovani tra i 15 e i 24 anni è senza lavoro. Precari record: tre ...

Il 35% dei giovani tra i 15 e i 24 anni è senza lavoro. Precari record: tre milioni

default featured image 3 1200x900

Mario Monti ha detto che ormai è possibile vedere la luce in fondo al tunnel della crisi. Sarà, ma per ora quello che al momento si può vedere, e con una certa nitidezza, è la sempre più problematica situazione occupazionale che caratterizza l’Italia. I dati forniti dall’Istat per luglio 20...

omosessuali discriminati sul lavoroMario Monti ha detto che ormai è possibile vedere la luce in fondo al tunnel della crisi. Sarà, ma per ora quello che al momento si può vedere, e con una certa nitidezza, è la sempre più problematica situazione occupazionale che caratterizza l’Italia. I dati forniti dall’Istat per luglio 2012 indicano che i disoccupati sono 2 milioni e 764mila, mentre le persone in cerca di occupazione sono aumentate del 33,6%, arrivando a 695mila. Sempre su base annua, il tasso di disoccupazione a luglio resta stabile al 10,7%, lo stesso livello di giugno, ma il più alto da gennaio 2004. A farne le spese maggiori, come al solito, sono i giovani: secondo l’Istat il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale a luglio al 35,3%, dal 33,9% di giugno, e di 7,4 punti rispetto a luglio dello scorso anno. I 15-24enni in cerca di lavoro, inoltre, sono ben 618mila e rappresentano il 10,2% della popolazione in questa fascia di età. Al sud, addirittura, le ragazze meridionali, in base ad analisi trimestrali, sono quasi per metà (48%) senza lavoro. Il dato più preoccupante della disoccupazione giovanile, però, riguarda il suo tasso di crescita, che è triplo rispetto a quello complessivo..

La situazione drammatica anche per i precari, mai cosi tanti dall’inizio delle serie storiche (nel 1993), che sono quasi tre milioni: nel secondo trimestre 2012 i lavoratori dipendenti a termine sono 2 milioni e 455mila, mentre i collaboratori arrivano a 462mila.

Per quanto riguarda l’occupazione, stabile a 23 milioni 25mila, il 57, 1%. Tuttavia, bisogna fare una precisazione: l’Istat rivela che la stabilità dell’occupazione è il risultato del calo della componente maschile controbilanciato dall’aumento di quella femminile.

Ad ogni modo la situazione occupazionale è difficile in tutta l’Eurozona, il cui tasso di disoccupazione, secondo Eurostat, è salito a luglio all’11,3%, il livello più alto dalla nascita dell’Euro, di poco più alto di quello dell’Ue a 27 stati, che rimane stabile al 10, 4%.

Sicuramente il momento più tragico lo stanno vivendo i giovani greci e spagnoli: più di metà, 53,8% in Grecia e 52,9% in Spagna , sono disoccupati