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Il Campidoglio ancora nella bufera, festini con squillo e droga per un consigliere

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Dopo il caso Marrazzo, e le vicende del premier Berlusconi che tengono in scacco la politica italiana di questi giorni, una nuova indagine della Procura di Roma fa tremare il Campidoglio e la poltrona del sindaco Alemanno. Martedì sera i militari della Polizia Tributaria della Guardia di Finanza h...

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Dopo il caso Marrazzo, e le vicende del premier Berlusconi che tengono in scacco la politica italiana di questi giorni, una nuova indagine della Procura di Roma fa tremare il Campidoglio e la poltrona del sindaco Alemanno. Martedì sera i militari della Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno notificato al consigliere comunale Francesco Maria Orsi un avviso di garanzia formato dal pm Paolo Ielo.

Il delegato al Decoro urbano del Pdl è accusato di riciclaggio, reimpiego di proventi frutto di reato, corruzione, cessione di sostanze stupefacenti in occasione di festini con prostitute. Il nome di Orsi è rimasto finora a molti anonimo, pur avendo cavalcato l’onda della campagna elettorale del sindaco e dello scandalo sulle assunzioni pilotate al Comune di Roma, e ci sono voluti 5 mesi di indagine prima di mettere i sigilli alla sua abitazione, agli uffici della sua società immobiliare “Lloyd Team Broker” e di porre sotto sequestro il pc e una mole di documenti e agende con nomi illustri, probabilmente coinvolti nella dismissione di immobili del patrimonio pubblico.

L’ex carabiniere, poi diventato broker assicurativo e abile nel maneggiare capitali immobiliari di un certo spessore economico, pare aver avuto un ruolo attivo anche nel riciclaggio di soldi provenienti da truffe in Campania e gestite su conti (con prestanomi come intestatari) della filiale romana della Banca Mediolanum, per un giro di affari intorno ai 2 milioni di euro da reinvestire o nelle aste immobiliari bandite dal Ministero del Tesoro o per corrompere (come pare dalle indagini) funzionari pubblici per gli appalti degli alloggi popolari Ater.

Di certo, il suo nome sale alla ribalta grazie anche alla fiducia e alla stima del presidente del Consiglio che lo sponsorizza durante le elezioni del 2008, prestandoli al voce per uno spot pubblicitario e la firma per i manifesti che invaderanno i muri della città. Francesco Orsi si dichiara orgogliosamente amico della famosa “dama bianca” comparsa al fianco di Silvio Berlusconi durante il G8 di Toronto, che si scoprirà poi essere stata appena assunta alla Regione Lazio dal neo presidente Renata Polverini.

Tante le coincidenze, soprattutto ora che lo scandalo Rubygate mette in primo piano la moralità di quanti confondono la sfera pubblica e quella privata, dimenticandosi del ruolo istituzionale che ricoprono. Molti i nomi che potrebbero essere svelati, a breve, sui festini a base di stupefacenti e di prostitute che lo stesso consigliere comunale organizzava regolarmente per i suoi “ospiti” facoltosi, come descritto dall’ex socio di Orsi, Vincenzo La Mursia (salvato dal patteggiamento dopo una condanna per riciclaggio all’inizio di Gennaio), agli inquirenti.

Il pantano in cui stanno scivolando i politici nostrani, e di cui si viene a conoscenza anche grazie alle intercettazioni telefoniche, sembra essere più profondo e affollato di quanto ci si aspettasse.