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Il matrimonio resta valido anche se il coniuge cambia sesso

divorzio principio di uguaglianza

La Corte di Cassazione ha emesso ultimamente una sentenza che ha suscitato interesse e polemiche. In attesa che il Parlamento si pronunci su tali delicati argomenti, i giudici della Cassazione sono intervenuti con un verdetto che stabilisce la validità a tutti gli effetti del vincolo matrimoniale a...

La Corte di Cassazione ha emesso ultimamente una sentenza che ha suscitato interesse e polemiche. In attesa che il Parlamento si pronunci su tali delicati argomenti, i giudici della Cassazione sono intervenuti con un verdetto che stabilisce la validità a tutti gli effetti del vincolo matrimoniale anche nel caso in cui uno dei due coniugi decida di cambiare la sua identità sessuale. La vicenda sulla quale la Suprema Corte si è pronunciata riguarda una coppia sposata emiliana, nei confronti della quale il Viminale aveva dichiarato la cessazione degli effetti civili del matrimonio in quanto il marito aveva avanzato richiesta di “rettificazione e attribuzione di sesso femminile” con il relativo cambio del prenome in “Alessandra”.

La coppia ha impugnato il divorzio “imposto” alla Consulta, e a quanto pare la Corte di Cassazione le ha dato pienamente ragione. La sentenza n. 8097 ha dichiarato appunto illegittimo il divorzio imposto, sollecitando il legislatore ad intervenire per colmare la lacuna normativa esistente circa relazioni tra persone dello stesso sesso già legate da vincolo matrimoniale, in cui successivamente uno dei due decida di rettificare il sesso. Questa pronuncia è molto importante, apre un varco anche politico verso problemi di questo tipo che coinvolgono diritti costituzionalmente garantiti.