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Fall Out diventa reale a Consonno, città fantasma

Panorama Consonno

Consonno, nel lecchese: una città destinata a diventare luogo di gozzoviglie, distrutta dalla natura Nel lecchese c'è un piccolo borgo chiamato Consonno che è isolato dal mondo da 40 anni. Nessuna strada porta in questo luogo. Per arrivarci bisogna seguire un impervio sentierino in salita in mez...

Consonno, nel lecchese: una città destinata a diventare luogo di gozzoviglie, distrutta dalla natura

Nel lecchese c’è un piccolo borgo chiamato Consonno che è isolato dal mondo da 40 anni. Nessuna strada porta in questo luogo. Per arrivarci bisogna seguire un impervio sentierino in salita in mezzo alla vegetazione. Ci si ritrova poi davanti ad un panorama postapocalittico degno di essere uscito da Fall Out, videogioco ambientato in America dopo una guerra nucleare.

Panorama Consonno

Ma a Consonno, frazione del comune di Olginate in provincia di Lecco, non c’è stata nessuna guerra. Negli anni 60 il conte Mario Bagno decise di voler costruire una città ideale per gli amanti del gioco d’azzardo. Consonno fu scelta come location per la “Las Vegas d’Italia”.

panorama consonno

Il conte sfrattò tutti i 300 abitanti e rase al suolo tutti gli edifici, tranne la piccola chiesetta di San Maurizio, con cimitero annesso. Iniziò poi a costruire una serie di edifici dalle forme più stravaganti per ospitare i casinò. In progetto c’erano una pagoda cinese, una galleria commerciale dalle tipiche forme arabe, un castello medioevale e un hotel di lusso. Era previsto anche un circuito automobilistico.

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Per dieci anni tutto funzionò a meraviglia. Le gozzoviglie andarono avanti finché nel 1976, Consonno fu travolta da una frana e isolata dal mondo. Da allora è stata completamente abbandonata. Le fantasiose strutture costruite dal conte sono andate in rovina, crollate e ricoperte da rampicanti. I graffiti sono l’unico segno di passaggio umano in questa cittadina fantasma.

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Adesso però, una volta alla settimana Consonno riprende vita. L’associazione “Amici di Consonno” ogni domenica, nella stagione estiva, apre il villaggio ai visitatori che vogliono godersi un atmosfera creepy e diversa dal solito. Dal 22 al 24 settembre si tiene anche la festa popolare di San Maurizio, con musica, cibo e mercatini.