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Il Willard Asylum for the Chronic Insane, ospedale psichiatrico abbandonato di New York

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La storia Il Willard Asylum for the Chronic Insane venne aperto quasi 150 anni fa, nel 1869, per iniziativa del Dottor Sylvester David Willard (19 giugno 1825 - 2 aprile 1865), chirurgo generale di New York, allo scopo di ospitare e curare i malati psichici, che a quell’epoca non venivano te...

La storia

Il Willard Asylum for the Chronic Insane venne aperto quasi 150 anni fa, nel 1869, per iniziativa del Dottor Sylvester David Willard (19 giugno 1825 – 2 aprile 1865), chirurgo generale di New York, allo scopo di ospitare e curare i malati psichici, che a quell’epoca non venivano tenuti in grande considerazione e necessitavano di tempi di degenza più lunghi. Delle loro condizioni si era già occupata l’attivista Dorothea Dix (4 aprile 1802 – 18 luglio 1887), fondatrice della prima generazione di ospedali psichiatrici americani, la quale aveva condotto un’indagine su come vivessero insieme nelle cosiddette poorhouses, letteralmente “case dei poveri”, malati mentali ma anche alcolizzati, epilettici e disabili in generale. Erano tenuti in condizioni talmente disumane, che spesso la loro salute peggiorava anziché migliorare. Perciò il Dottor Willard decise di fondare un ospedale che per allora era all’avanguardia. Era il periodo dell’amministrazione di Abraham Lincoln (12 febbraio 1809 – 15 aprile 1865), che però venne ucciso e lo stesso Willard era già morto prima che il denaro a disposizione potesse essere investito. Il progetto continuò comunque fino a concretizzarsi, prendendo il nome del suo fondatore. La prima paziente si chiamava Mary Rote: arrivata in questo luogo il 13 Ottobre 1869, vi rimase per ben dieci anni, ma ce ne furono altri che vi restarono per oltre trenta. La struttura, che era grande poco più di 4000 metri, rimase aperta fino al 1995, dopodichè andò in rovina.

Le valigie e i fantasmi degli internati

Alla chiusura del Willard Asylum for the Chronic Insane vennero trovate ancora lì le valigie con dentro gli effetti personali dei pazienti con il loro carico di dolore e sofferenza. Addirittura quattrocento contenenti fotografie, oggetti di valore, arnesi da cucito, taccuini, divise e persino scarpe. Alcuni risalirebbero agli Anni Dieci del secolo scorso ed altri agli Anni Sessanta.

Oggi si dice che in questo luogo spettrale e così pieno di dolorosi ricordi, si siano verificati persino fenomeni paranormali, a cui si è interessata anche la televisione: la serie TV canadese “Destination Fear” e il reality americano “Paranormal State”, che avrebbero documentato nell’edificio urla e voci di fantasmi. Non solo: ne sarebbe stato visto uno, quello di una donna dai capelli rossi che si aggirava inquieta tra corridoi e stanze. Tali episodi possono benissimo essere “spiegati” con il fatto che molti pazienti della struttura, circa la metà, ne siano usciti solo in una bara. Attualmente l’edificio è aperto al pubblico per visite guidate ma solo in rare occasioni e ogni anno, nel mese di Maggio, si può visitare l’area in cui sorge, quella di Seneca Lake.

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