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Incendio di Londra, parla Antonio: "Ho perso tutto ma sono fortunato"

Londra

Antonio Roncolato, 57enne originario di Padova, è uno dei sopravvissuti all'incendio che ha colpito la Grenfell Tower, a Londra. Il rogo ha provocato circa 80 vittime, ma il bilancio non è ancora definitivo in quanto è molto difficile identificare i morti. Scioccanti le testimonianze rilasciato d...

Antonio Roncolato, 57enne originario di Padova, è uno dei sopravvissuti all’incendio che ha colpito la Grenfell Tower, a Londra. Il rogo ha provocato circa 80 vittime, ma il bilancio non è ancora definitivo in quanto è molto difficile identificare i morti. Scioccanti le testimonianze rilasciato dall’italiano, che racconta di quella tragica sera.

Il racconto di quella sera di Antonio Roncolato, l’italiano sopravvissuto

In un’intervista rilasciata da Antonio Roncolato, egli racconta delle ore trascorse nel panico e in attesa dei soccorsi, temendo di non farcela. L’allarme è giunto dal figlio mentre Antonio dormiva, che rientrando in casa dopo una serata trascorsa con gli amici, verso l’1:30 di notte, ha chiamato il padre dicendo che la torre stava andando a fuoco. Il sopravvissuto italiano dichiara di non aver avuto la possibilità e il tempo di conoscere la coppia italiana che ha perso la vita.

Antonio descrive così quei momenti di panico: la porta di casa scottava. Ho provato ad aprirla con un asciugamano, ma è entrato subito un fumo nero e caldo che mi ha fatto lacrimare gli occhi. Allora ho richiuso, ho steso dei panni bagnati per terra vicino alla porta, mi sono vestito, ho messo i documenti e il computer in uno zainetto e ho aspettato. Accendevo e spegnevo la luce, per segnalare all’esterno che c’era qualcuno vivo in casa mia. Ed ero in contatto telefonico con mio figlio, che a un certo punto mi ha passato un pompiere, il quale mi ha detto di restare nell’appartamento. D’altra parte era impossibile fare diversamente. Ho provato un’altra volta ad aprire la porta di casa, ma il fumo era ancora più denso”.

Verso le 4 di notte, le fiamme avevano ormai raggiunto una della finestre del suo appartamento, ma alle 6:20 circa ha udito qualcuno bussare alla porta: erano i pompieri che hanno prontamente tranquillizzato Antonio e gli hanno dato indicazioni sulla procedura che avrebbe dovuto eseguire per mettersi in salvo. Antonio ha preso i suoi oggetti più cari e in pochi attimi è stato portato fuori dalla struttura. Ci sono volute ore prima che i vigili del fuoco londinesi spegnessero le fiamme: ormai la Grenfell Tower era stata ridotta ad uno scheletro.

Antonio Roncolato racconta di come poi le autorità londinesi abbiano provveduto a procurare ai sopravvissuti un tetto sotto il quale dormire. Antonio ed il figlio sono stati ospitati in una stanza all’Holiday Inn per una settimana, e poi sono stati spostati in un altro hotel dove ancora vivono.

La dinamica dell’incendio

Il grattacielo residenziale era situato nei pressi di Notting Hill, rinomato quartiere di Londra. Ha fatto quindi scalpore la notizia che la struttura violasse una serie di norme sulla sicurezza e anti incendio. Il rogo è stato causato, in seguito ai rilievi eseguiti, dall’esplosione di un frigorifero all’interno di un appartamento del quarto piano. A peggiorare la situazione è stata la presenza di materiali ingombranti che hanno accelerato la propagazione delle fiamme.

Tra le vittime ci sono due giovani italiani Gloria Trevisan e Marco Gottardi, che si erano trasferiti a Londra in cerca di lavoro dopo gli studi universitari in Italia. Tragica la chiamata di uno dei due ai genitori, con i quali sono rimasti in contatto fino a quando le fiamme non hanno raggiunto anche loro.