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Incendio rifiuti: evacuato campo nomadi

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Un grosso incendio è divampato nella zona nord-occidentale di Roma, dove a prendere fuoco è stato un cumulo di spazzatura

Attimi di paura vissuti a Roma nel corso della serata di ieri, dove un incendio è divampato in via Cesare Lombroso, a Torrevecchia, nella periferia nord-occidentale della città.

Roma, evacuato un campo nomadi a causa di un incendio rifiuti

Un incendio ha colpito Roma nella parte nord-occidentale della città, precisamente in via Cesare Lombroso a Torrevecchia. Sembra che le fiamme siano nate a causa di un cumulo di spazzatura.

L’incendio ha interessato e colpito anche un campo nomadi e una zona nei paraggi dell’insediamento nel quartiere di Torrevecchia.

Sul posto sono intervenute due squadre di vigili del fuoco con l’utilizzo di due autobotti. I nomadi che occupavano il campo sono stati allontanati a scopo precauzionale proprio a causa del fumo.

Nel corso dell’intervento dei vigili del fuoco, alcuni pompieri si sono posizionati proprio davanti alle baracche per proteggerle dalle fiamme.

Sulla zona, inoltre, si è elevata anche una grossa colonna di fumo, che si poteva vedere in diverse zone della città.

Alcuni residenti della zona, attraverso i propri social network, hanno voluto aggiornare la situazione. Il fumo ha reso l’aria irrespirabile nella zona di Monte Mario, dove alcuni abitanti, come dimostrano anche alcuni tweet, sono stati costretti ad abbandonare le loro case.

Roma alle prese con gli incendi dei rifiuti: l’episodio del 27 giugno

Quello che è capitato nella tarda serata di ieri è solo l’ultimo episodio che ha colpito Roma, alle prese con gli incendi dei rifiuti che provoca diversi danni alle varie zone della Capitale.

Lo scorso 27 giugno, infatti, un altro incendio è divampato in un capannone per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. La vicenda si è svolta a Monterotondo, una zona proprio vicina a Roma.

Anche in quella occasione immediato è stato l’intervento sul posto da parte dei vigili del fuoco, che hanno dovuto lavorare per diverse ore per provare a spegnere le fiamme. I vigili del fuoco in quel caso utilizzarono tre autobotti, un’autoscala, un carro autoprotettori.

In quel caso, dopo varie informazioni raccolte, ad andare a fuoco fu in principal modo della carta. Ma non solo. Nell’incendio erano state coinvolte anche plastica e legno. Anche se sono ancora da chiarire le cause che hanno portato allo scoppio di quell’incendio.

A dare l’allarme fu il custode che si occupava della vigilanza di alcuni capannoni presenti nella zona industriale. Per fortuna, per quell’episodio non ci furono nè morti, nè feriti.