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Incidente stradale sull’A1: un morto e traffico in tilt

Incidente

Incidente sulla Roma – Napoli in direzione del capoluogo campano. Si conta purtroppo un morto ed il traffico nella zona è in questo momento in pieno caos.

Incidente sull’autostrada A1 nel tratto Roma – Napoli. In direzione della città campana si segnala un morto, ed una situazione di caos per il traffico.

Le autostrade si continuano a bagnare di sangue, nonostante le politiche di prevenzione che pure istituzioni locali e nazionali portano avanti da tempo, proprio per arginare il fenomeno degli incidenti ad alta velocità.

Il nuovo episodio si è registrato sull’autostrada A1, e più precisamente è avvenuto nel tratto che collega la capitale a Napoli. In quella direzione, all’incirca al chilometro 673, si è verificato un incidente mortale a seguito del coinvolgimento di un automezzo pesante.

La notizia è stata diramata dalla Società Autostrade per l’Italia, e seppure mancano molti dettagli circa la dinamica dell’incidente, è purtroppo chiaro che oltre al decesso di una persona, la situazione nella zona è molto caotica.

Sul posto dopo l’incidente,sono accorse le forze dell’ordine, ma anche operatori sanitarie Vigili del Fuoco. Tale dispiego di unità si sono rese necessarie per superare la situazione di caos che si è venuta determinare.

Per quanto reso noto dalle pattuglie arrivate nel luogo dell’incidente infatti, si segnalano ben tre chilometri di macchine e mezzi vari in coda. Il tratto dell’autostrada compreso tra Cassino e San Vittore è in questo momento chiuso nella direzione di Napoli.

I forti rallentamenti che il traffico sta inevitabilmente subendo, originano non solo dal fatto che i mezzi coinvolti devono essere rimossi, ma anche perché per fare tutto questo è stato necessario chiudere una carreggiata.

Ci vorrà dunque ancora del tempo affinché la circolazione riprenda regolarmente ed il tratto dell’A1 sconvolto dal drammatico incidente torni ad essere completamente praticabile dagli automobilisti.

Il fenomeno degli incidenti stradali, come noto, è costantemente monitorato da diversi enti e società, come nel caso dell’ACI (Automobile Club d’Italia) e dell’ISTAT. Dai lavori delle due Società si evince che nell’anno 2015, ad esempio, si sono registrate ben 3.419 vittime, quale risultato di circa 174.000 incidenti. Una vera e propria carneficina, alla quale sembra non possa essere messa la parola fine.

Il 2015 va ricordato, spiegano gli studi, come un anno con andamento peggiorativo nel saldo complessivo delle vittime, che al contrario, a partire dal 2001, erano costantemente in decremento.

Anche nel resto d’Europa, per altro, si era assistito ad una diminuzione degli eventi luttuosi sulle strade, ma evidentemente qualcosa sembra essere cambiato nelle abitudine di milioni di automobilisti, in modo evidentemente repentino.

Insieme ai decessi, inoltre, in salita sono anche i feriti gravi, che nel 2015 sono stati circa 16.000 in tutto, contro i 15.000 dell’anno precedente. In particolare i fatti più gravi si sono registrati in autostrade e strade extraurbane. Questo fenomeno ha riguardato sia i decessi che la presenza di feriti gravi.

Pare dunque evidente che l’alta velocità e la spericolatezza di alcune manovre, possano essere alla base di dati statistici così sconfortanti e drammatici. Gli stessi studi completati da ACI ed ISTAT, infatti, individuano nella guida distratta ed il mancato rispetto delle regole di sicurezza (ad esempio mantenere la distanza di sicurezza), i primi fattori che possono aver cagionato il peggiorare della situazione in termini numerici.