> > Incinta e con tumore al cervello. Rifiuta la chemio per salvare la bambina

Incinta e con tumore al cervello. Rifiuta la chemio per salvare la bambina

chemio

Questa è la triste storia di una giovane donna con un tumore al cervello che, pur di portare avanti la gravidanza, rinuncia alla chemio.

Carrie DeKlyen

Tutto parte da lei, Carrie DeKlyen: è una donna di 37 anni e vive negli Stati Uniti con la sua grande famiglia, un marito e ben 6 figli, dai 18 ai 2 anni. Purtroppo la vita felice di Carrie viene messa a dura prova da due annunci, uno tristissimo e uno bellissimo. La splendida notizia è che Carrie è incinta e aspetta una bambina. La gioia di questo annuncio, però, viene smorzata da un’altra realtà terribile: Carrie ha anche un terribile tumore al cervello che la sta consumando. I medici l’hanno dovuta mettere davanti a una scelta: o si curava con la chemio, che però avrebbe sicuramente portato alla morte del feto, oppure avrebbe dovuto portare avanti la gravidanza senza alcuna cura per lei. Ma per Carrie la scelta era chiara: rinunciare alla chemio e portare avanti la sua gravidanza.

Life Lynne

Il 10 settembre Carrie viene portata d’urgenza nel reparto maternità. Non sarebbe ancora il momento adatto per far nascere la piccola, ma Carrie non può più andare avanti. Così, dopo solo 24 settimane di gestazione, viene alla luce Life Lynne e, contemporaneamente, Carrie muore per dare la vita alla sua bambina. Ha rinunciato alla chemio per lei, ma sapeva che era la vita di sua figlia che doveva andare avanti. La morte di Carrie ha dato un immenso dolore al marito e agli altri figli, ma tutti erano con la calda speranza di poter crescere Life Lynne raccontandole di quanto la sua mamma fosse fantastica. Se non fosse che, purtroppo, Life Lynne ha raggiunto presto la sua mamma. Due settimane dopo la nascita anche Life Lynne è morta. L’annuncio è stato dato dalla famiglia DeKlyne in un triste post Facebook sulla pagina che era stata creata per Carrie quando era in cura, Cure 4 Carrie.

Il post su Facebook

Nel post si può leggere “È con grande sconforto e col cuore assolutamente spezzato che vi comunichiamo che la bimba se ne è andata. Carrie ora potrà abbracciare la sua figlioletta. Non sappiamo ancora cosa sia accaduto, ma so che Gesù ci vuole bene e un giorno sapremo il perché. Il dolore che sentiamo è quasi insopportabile, pregate per la nostra famiglia.” Il sacrificio di Carrie, il suo rifiuto della chemio per portare avanti la gravidanza, è andato purtroppo perduto. Nonostante Life Lynne fosse nata solo di 24 settimane e mezzo i medici assicuravano che fosse in buona salute e che avrebbe potuto farcela. Il marito di Carrie raccontava così gli ultimi istanti passati con lei “Le ho detto, ci vediamo in paradiso, siamo stati con lei sino all’ultimo respiro, un giorno potrò raccontare a nostra figlia il coraggio di sua madre.” Ora non ha nemmeno più la figlioletta da abbracciare, a cui raccontare la triste storia. Ha, però, gli altri sei figli da crescere anche in nome di sua moglie, che preferì la vita di sua figlia alla chemio, dimostrando così il suo amore di mamma.

(E’ sempre molto complicato esprimersi su cosa sia meglio in gravidanza: “No alle diete vegane per bimbi e donne incinte? Un passo indietro sulla via del progresso“)