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Inps: 34 denunce per truffa. Avevano fondato un'azienda con braccianti fantasma

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La Guardia di Finanza di Crotone ha scoperto una truffa perpetrata all'INPS da parte di una azienda , denunciando  34 persone  per truffa riguardante il finto conseguimento di somme monetarie  previdenziali ed assistenziali. Sono risultati coinvolti  il titolare dell'impresa agricola , un cons...

La Guardia di Finanza di Crotone ha scoperto una truffa perpetrata all’INPS da parte di una azienda , denunciando 34 persone per truffa riguardante il finto conseguimento di somme monetarie previdenziali ed assistenziali.
Sono risultati coinvolti il titolare dell’impresa agricola , un consulente dell’azienda e 32 lavoratori fantasma.
Le indagini svolte dai finanzieri hanno consentito di accertare che nelle domande di assunzione presentate alla camera del Lavoro erano indicati dei terreni e delle proprietà aggiuntive non esistenti, al solo scopo di giustificare il fabbisogno di manodopera.
Questa truffa ha permesso ai falsi lavoratori di beneficiare di indennità varie non compravate come disoccupazione, malattia, maternità erogate dall’Inps per oltre 130.000 euro. In aggiunta, venivano rilevati anche i contributi utili ai fini pensionistici.
Al termine dell’attività sono stati disconosciuti sia i rapporti di lavoro, sia le connesse prestazioni statali di cui hanno beneficiato i lavoratori effettivamente non esistenti.

I finanzieri hanno già avviato la procedura per il recupero degli importi estorti negli anni.

Gli altri episodi

Una vicenda simile era già avvenuta a Reggio Calabria il febbraio scorso sempre da parte di un’azienda agricola con un giro di soldi attorno ai 150.000 euro. I soggetti segnalati, all’Anagrafe risultavano tutti residenti in Italia, ma di fatto emigrati in America Latina dove dimorano, ma rientrati in Italia al compimento del 65 anno di età per il tempo necessario ad adempiere alle previste formalità per l’ottenimento del beneficio in parola.
A Brindisi, dove i soggetti erano però dei falsi braccianti in un agriturismo delle campagne pugliesi, per un totale di 105 finti lavoratori. La frode ammontava a 329.000 euro.