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Inquinamento ambientale: perquisizioni in uffici Acea Ato 2

bracciano

Il via alle perquisizioni agli uffici di Acea Ato 2, che sembrerebbero aver captato dal lago Bracciano più litri d'acqua del dovuto. La situazione è critica

I carabinieri del Noe hanno dato inizio alle perquisizioni presso gli uffici di Acea Ato, che sembrerebbero aver captato l’acqua dal bacino lacustre del Bracciano. L’acqua è stata razionata e c’è una vera e propria situazione di emergenza a Roma: Galletti ha commentato la situazione come “la più grave emergenza critica del centro Italia”.

Perquisizioni negli uffici di Acea Ato per inquinamento ambientale

I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico, il Noe, sono stati incaricati dalla Procura di Civitavecchia di perquisire gli uffici della società Acea Ato 2, accusata di aver captato dell’acqua dal lago Bracciano e di aver così generato numerosi danni ambientali. L’obiettivo è, come dicono i carabinieri, di “sequestrare documentazione relativa alla captazione di acqua dal bacino lacustre”, a seguito della crisi idrica che ha colpito Roma e della decisione della Regione Lazio di azzerare il prelievo di acqua dal lago a partire da domani sera.

La Procura di Civitavecchia ha disposto l’atto istruttorio a seguito della diverse denunce che ha ricevuto in merito alla situazione critica del lago di Bracciano. Le denunce sarebbero state presentate da un parlamentare e alcuni sindaci delle aree limitrofe al bacino d’acqua. Paolo Saccani, presidente di Acea Ato 2, ha ricevuto un avviso di garanzia per inquinamento ambientale ed è stato dato il via alla perquisizione dei suoi uffici. Siamo in attesa di nuovi riscontri.

Le dichiarazioni del ministro

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, è intervenuto immediatamente e ha rilasciato alcune dichiarazioni che fanno intendere in modo più che palese quanto sia critica, ora, la situazione idrica del Lazio.

“Si trova nella più grande emergenza idrica registrata nell’Italia centrale” commenta Galletti in audizione alla commissione Ambiente del Senato, mentre si discute dei recenti incendi e delle situazioni di siccità che hanno interessato ultimamente il territorio nazionale.

Per quanto riguarda il lago Bracciano, ieri sera, è stata fissata un’ulteriore diminuzione delle portate emunte, passate da 1300 a 1000 litri al secondo. La situazione di Roma è certamente la più grave e il ministro ha analizzato il quadro dell’emergenza così: “La situazione di Roma che è quella che preoccupa maggiormente. E’ chiaro a tutti che una parte consistente dei problemi della Capitale e dei rischi che oggi corre siano da ricollegare alle intollerabili perdite di rete che caratterizzano la sua infrastrutturazione idrica. Questo è un problema antico, su cui bisogna una volta per tutte finalmente intervenire”.

Speriamo che le decisioni prese nelle ultime ore possano, almeno in parte, risolvere la situazione già di per sé critica.