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Intervista ai candidati a sindaco, parte tre. Oggi risponde Fabrizio Ferrandelli

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Prosegue lo speciale lezioni 2012 per le elezioni a sindaco di Palermo. Oggi proponiamo l'intervista fatta al candidato Fabrizio Ferrandelli Perché i palermitani dovrebbero scegliere lei come candidato? Palermo ha subito per oltre due mandati l'assenza dolosa del sindaco Cammarata ed il vuoto poli...

Prosegue lo speciale lezioni 2012 per le elezioni a sindaco di Palermo. Oggi proponiamo l’intervista fatta al candidato Fabrizio Ferrandelli asf Perché i palermitani dovrebbero scegliere lei come candidato? Palermo ha subito per oltre due mandati l’assenza dolosa del sindaco Cammarata ed il vuoto politico della giunta del centrodestra. C’è bisogno di un programma, di una squadra e di un sindaco capace di un profondo rinnovamento che richiederà almeno dieci anni per ricostruire Palermo. La mia attività come consigliere d’opposizione ha fatto maturare la convinzione nell’ambito della società civile che un candidato giovane, capace e preparato potesse essere la risposta a questa emergenza/urgenza per Palermo. In questo momento sono l’unico candidato ad aver sottoscritto una carta etica, ad avere elaborato un programma in dieci punti e soprattutto ad aver condiviso battaglie e speranze con i ceti piu popolari della nostra città, dai disoccupati ai senzatetto, ai cenciaioli e a tutte quelle categorie come i commercianti, gli artigiani, i piccoli imprenditori che sperano di poter cambiare l’economia e la vita stessa di Palermo.

Qual è il suo programma per migliorare la viabilità a Palermo?
Con il Comitato “Fabrizio Ferrandelli sindaco” abbiamo predisposto un’istanza e la relativa raccolta firme che prevede il raddoppio dei mezzi pubblici circolanti (è assurdo che su oltre 546 mezzi del parco mezzi dell’Amat ne circoli solo la metà – 286 – mentre si spendono 20 milioni di euro per l’acquisto di 77 nuovi bus), la creazione di isole pedonali (è assurdo che Palermo abbia 0,07 mq per abitante di isola pedonale, equivalente ad una mattonella), l’elaborazione e l’adozione di un piano urbano del traffico che consenta il dimezzamento degli autoveicoli circolanti in città e la contestuale abolizione delle strisce blu dichiarate illegittime con sentenze del Tar. Si tratterà inoltre di sfruttare al meglio le vie del mare per scaricare quanto più possibile il trasporto di merci su gomma. Contestualmente si dovrà migliorare la viabilità d’attraversamento autostradale della Palermo-Trapani e il conseguente miglioramento del sistema ferroviario e metropolitano.

Qual è il suo programma per risolvere il problema rifiuti a Palermo?
Palermo ha attualmente una raccolta differenziata ai minimi livelli (nemmeno il 7% rispetto al 48 che doveva essere realizzato nel 2008 e al 60 del 2011). L’obiettivo primario è la trasformazione della Tarsu in Tia che consenta una progressiva diminuizione della tariffa in relazione all’aumento della raccolta differenziata. Creare le filiere di recupero, riuso, riciclo e valorizzazione delle materie seconde, quali ad esempio carta e cartone, plastica, alluminio, vetro, organico, ecc. dovrebbe consentire di raggiungere entro il primo anno di insediamento della nuova giunta l’obiettivo del 70%.

Qual è il suo programma per la creazione di nuovi posti di lavoro?
La ricostruziome di Palermo e la valorizzazione delle risorse più importanti (città del sole, città del mare, città della storia) nonché la manutenzione degli edifici di proprietà comunale e il recupero del centro storico rappresenterebbero lo straordinario potenziale per lo sviluppo economico e la creazione di migliaia di posti di lavoro. Il recupero della Fiera per mostre permanenti di settore ed in particolare sull’innovazione tecnologica e le fonti rinnovabili creerebbe un indotto di estrema rilevanza per il sistema alberghiero e dell’accoglienza di tipo congressuale. Il recupero della costa a fini turistici e di balneazione consentirebbe un idotto straordinario nella ricezione alberghiera e per il turismo diffuso.

Qual è il suo programma per i giovani a Palermo?
Oltre 10.000 giovani, laureati, artisti, musicisti, ricercatori hanno abbandonato Palermo. Nel nostro programma abbiamo indicato nella città dei talenti l’obiettivo di trattenere e recuperare le capacità professionali, la creatività e l’intelligenza di questi giovani per il rilancio di Palermo “Capitale del Mediterraneo”.

Qual è il suo programma per le energie rinnovabili a Palermo?
La solarizzazione dei tetti degli edifici comunali, nel contesto del Conto Energia e delle relative tariffe incentivanti, rappresenta un obiettivo prioritario della prossima Amministrazione, contestualmente al miglioramento dell’illuminazione pubblica e all’efficienza energetica. Il ricorso all’energia solare fotovoltaica consentirebbe l’azzeramento della bolletta comunale. L’Amministrazione si dovrà impegnare inoltre nello snellimento delle pratiche per consentire la solarizzazione dei tetti dell’intera città. Questo consentirebbe l’abbattimento della bolletta elettrica dei cittadini palermitani e la creazione di centinaia di posti di lavoro legati alla filiera dell’energie rinnovabili (progettazione, istallazione, manutenzione, ricerca e sviluppo, industrializzazione di nuovi prodotti).

Qual è il suo programma per il rilancio della cultura a Palermo?
Il rilancio della cultura a Palermo, della sua storia, dell’incontro delle religioni del Mediterraneo, l’utilizzo dei teatri e di tutte le strutture disponibili quali luoghi d’incontro e sviluppo di nuove forme di comunicazione potrebbe far diventare la nostra città uno dei centri più importanti di produzione culturale del nostro Paese e dell’intera Europa.

Considerando l’impegno di Confindustria a Palermo, qual è la sua posizione sui progetti proposti per l’ammodernamento della città?
Vi è una sintonia sostanziale sulla necessità di ammodernare la città e di creare i presupposti per una città di livello europeo e cerniera produttiva e commerciale con i paesi del Mediterraneo. Vi è la necessità di condividere e di entrare nello specifico dei punti salienti contenuti nel masterplan. Va precisato che la logica non sarà quella di nuove opere pubbliche ma dovrà essete improntata al recupero e al miglior utilizzo delle strutture edilizie esistenti e al raggiungimento di un rapporto equilibrato e di difesa del territorio ancora non urbanizzato (territori agricoli, aree di verde, parchi e giardini). Particolare rilevanza sarà data a tutte le iniziative riguardanti la costa e al rilancio del porto per l’accoglienza del turismo di crociera differenziandone la funzione, rispetto all’accoglienza delle merci, con gli altri porti della Sicilia (Termini Imerese).

Pensa che Palermo possa puntare ai livelli di sviluppo e di benessere sociale paragonabili a quelli delle grandi città europee?
Palermo potrebbe divenire la Friburgo del Mediterraneo per quanto riguarda lo sviluppo delle energie rinnovabili, punto di incontro tra le capitali del Nord Africa e del Sud Europa. Potrebbe raggiungere livelli di sviluppo e benessere sociale paragonabili a quelle delle città europee, ma essere riferimento di gran lunga superiore per ciò che riguarda la cultura e gli scambi tra le diverse città che si affacciano sul Mediterraneo.

Su quali partiti politici spera di contare?
La mia candidatura non scaturisce da alleanze o decisioni di partiti, bensì dalla società civile, dal mondo dalle associazioni, della cultura, del volontariato, dell’imprenditoria ed è sul loro appoggio che so di poter contare. La costituzione di un grande polo civico a cui tutti i cittadini potranno guardare indipendentemente dalle loro collocazione politica, ceto sociale, livello culturale, percorso professionale, mi rivolgo a tutti i cittadini di Palermo e a quel partito che oggi rappresenta la vera maggioranza che è quella dei delusi, degli astenuti e di tutti coloro che nauseati dalla politica non vogliono più andare a votare. La rappresentanza indecente degli accordi sottobanco delle segreterie dei partiti che hanno fatto saltare le primarie a Palermo è un indicatore della barbarie della mancata democrazia, e dell’arretratezza dell’attuale sistema dei partiti. Nella concezione della carta etica che ho sottoscritto e del programma elaborato dalla società civile e dal gruppo di professionisti che vi ha partecipato emerge con chiarezza la priorità di costruire una città partecipativa dove il cittadino non è mero elettore ma è anche controllore dell’operato degli eletti.

Che tipo di alleanze politiche cercherebbe?
Non posso immaginare nessun tipo di alleanza politica con chi ha contribuito alla distruzione di Palermo. È una questione di coerenza e soprattutto di rispetto nei confronti di tutti quei palermitani che mi hanno dato fiducia. Amo Palermo e non posso pensare di intraprendere un percorso con chi invece ha dimostrato di non portare nessun tipo di rispetto per la città e per i suoi cittadini. Rimango aperto invece ad aprire un dialogo con chi come me ha lottato e sta lottando per riportare Palermo allo splendore che merita.

Ci indichi i provvedimenti che intende fare nei primi 100 giorni del suo mandato.
Stiamo raccogliendo insieme ai Comitati “Fabrizio Ferrandelli sindaco” le firme per cinque istanze per una Palermo più vivibile e sostenibile che riguardano alcuni dei temi piu caldi della città: – valorizzazione economica della raccolta differenziata; – solarizzazione tetti comunali e azzeramento bolletta energetica; – aumento verde pubblico di quartiere; – abolizione striesce blu, istitituzione isole pedonali, aumento mezzi pubblici; – eliminazione liste d attesa per gli asili nido e aumento e miglioramento delle strutture per l’infanzia. Partirei proprio da queste cinque aree per dare nuova linfa e un nuovo slancio economico e sociale e avvicinare Palermo quanto più possibile a quegli standard europei appena citati.


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