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Intervista a Renzi, “lanceremo una nuova classe dirigente”

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L’intervista a Matteo Renzi pubblicata da Repubblica ha chiarito quali siano le idee dell’ex premier per il futuro suo e del PD. “Noi guardiamo avanti, non indietro”. Così Matteo Renzi nell’intervista rilasciata a Repubblica, pubblicata ieri dal quotidiano e a firma di Ezio Mauro. L’ex...

L’intervista a Matteo Renzi pubblicata da Repubblica ha chiarito quali siano le idee dell’ex premier per il futuro suo e del PD.

“Noi guardiamo avanti, non indietro”. Così Matteo Renzi nell’intervista rilasciata a Repubblica, pubblicata ieri dal quotidiano e a firma di Ezio Mauro. L’ex presidente del Consiglio prepara il suo ritorno in campo e spiega la sua strategia.

“Rifletto, leggo e sto in famiglia”, ha raccontato Renzi riassumendo le sue attuali attività, senza dimenticare di dire che si sta occupando di riorganizzare “la struttura del partito”. Poi, a proposito della sconfitta al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre, Renzi ha rimarcato che, a suo modo di vedere, è stata “persa un’occasione che per decenni non ricapiterà”, anche se “nessuno può toglierci il futuro”, perché “abbiamo il tempo, l’energia, la passione per imparare dalla sconfitta e ripartire”.

L’errore è stato non aver colto il valore politico del referendum

Renzi ha poi parlato del suo grande errore, cioè “non aver colto il valore politico del referendum”, dove “la parola riforma è suonata vuota, meccanica, artificiale”. “Nel 2014”, ha raccontato l’ex premier, “il Paese sapeva di essere a rischio Grecia, l’efficienza aveva presa, funzionava perché serviva. Tre anni dopo avrei dovuto metterci più cuore, più valori, più ideali, insomma: meno efficienza e più qualità”.

Il futuro del PD secondo Matteo Renzi

Poi spazio al futuro del PD, che deve imparare a riflettere su “a cosa serve un partito oggi”. “Come può la sinistra rispondere alla crisi?”, è la domanda chiave. “In Francia”, ha osservato, “i socialisti non stanno benissimo”, come “in Spagna il PSCE”, mentre “in Inghilterra con Corbyn il Labour non vince” e “in Germania la Merkel va al 42,9%”. Proprio per questo occorre riuscire a rinnovarsi, “entrare nel nuovo secolo, tenere insieme le tradizioni e il futuro”.

“Lanceremo una nuova classe dirigente”, è il programma spiegato da Renzi, “gireremo in lungo e in largo l’Italia, scriveremo il programma dei prossimi cinque anni in modo originale”, perché “siamo una comunità piena di idee e di gente che va liberata dai vincoli delle correnti”.