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Introduzione al fiume Indo

Un lago del fiume Indo

I fiumi sono sempre stati importanti per gli esseri umani. In questo contesto si inserisce anche il fiume Indo: promotore e conservatore della vita.

Senza acqua il genere umano non sarebbe mai esistito. C’è stato un periodo della nostra storia in cui sorgevano città e popolazioni solo e unicamente presso riserve o corsi d’acqua. L’Indo ha svolto perfettamente la sua funzione di conservatore e promotore della vita. Infatti se fosse stato assente. probabilmente non sarebbero stati presenti molti insediamenti umani sul territorio.

Il fiume Indo, È un corso d’acqua molto esteso che nasce in Cina e arriva fino al Mar Arabo. Una risorsa alimentare, energetica e idrica senza cui parte della popolazione terrestre non sarebbe sopravvissuta a quelle regioni aride.

Il fiume Indo

Il fiume Indo è il più lungo del Pakistan ma non solo. Infatti risulta essere il fiume più esteso del subcontinente indiano e il terzo più importante per portata annua di tutta l’Asia. Dal nome “Indo” deriverebbe l’usanza dei coloni inglesi di riferirsi all’interno del sub-continente con il termine “India” e dei suoi abitanti con “indiani”.

Il suo percorso è fondamentale per l’economia del Pakistan ma anche di tutte le cittadine che ne vengono bagnate. Ha anche forti significati simbolici. I fiumi sono sempre stati d’importanza fondamentale per il genere umano fin dall’antichità. Del resto spesso costituiva l’unica fonte di sostentamento.

Il percorso del fiume Indo

Il fiume Indo attraversa l’Asia meridionale. La sua sorgente si trova in Tibet tra due monti. Le acque si riversano poi verso le valli dell’Himalaya e in seguito in Pakistan. Il tratto finale si svolge presso le pianure del Panjab e del Sindh per poi gettarsi nel Mar Arabico con un delta di più di 200 chilometri.

L’Indo è navigabile solo dal suo tratto intermedio ovvero quando confluisce con il fiume Kaboul. Inoltre è particolarmente lento nel tratto finale. A conti fatti questo fiume percorre la Cina, dove nasce, l’India e il Pakistan. Si è noto che la portata di questo fiume è cambiata in modo costante fin dalla preistoria. Oggi sembrerebbe che a causa delle deforestazione si stia spostando verso Ovest. Inoltre a causa del riscaldamento globale l’evaporazione delle sue acque è aumentata lasciando in alcuni punti di depressione depositi di sale.

L’Indo come risorsa per la vita

L’Indo è una risorsa idrica fondamentale per il Pakistan. Ha un ruolo centrale nella produzione agricola e dell’industria pesante. Del resto è anche un’ottima risorsa alimentare per tutte le città che da esso vengono bagnate. È ricco di pesci palla, considerati una prelibatezza in queste regioni, di castagne di mare e di gamberetti. Il suo corso alimenta anche la generazione di energia elettrica per l’industria del cotone e per quelle di canna da zucchero e di grano.

Le regioni che incontra sono spesso aride e con scarsa vegetazione e quindi l’insediamento sarebbe stato impossibile senza la sua presenza. Bisogna dire che comunque cambia aspetto durante il suo percorso. In alcuni luoghi si trasforma in paludi o torrenti ma anche in ruscelli.

Il fiume Indo Day

L’Indo Day è una celebrazione annuale istituita da qualche anno con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica affinché si compiano lavori di ripristino. Durante questa giornata si riuniscono bambini, donne e attivisti che lanciano petali di rosa nelle sue acque. Altri invece si raggruppano per pregare e per fare offerte in nome della sua salvezza.

Ci si riunisce per esprimere il proprio amore per il fiume poiché se ne vuole preservare l’importanza storica e il flusso. Con l’Indo Day si è creata una festa in grado di radunare pescatori, gente comune, cantanti e scrittori che lottano insieme per salvare questo corso d’acqua di fondamentale importanza. È una festività che richiama diverse etnie con uno scopo comune. Durante una di queste celebrazione si è proposto anche di produrre cisterne d’acqua più grandi e nuove.