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Invasione di ratti a Villa Scassi: “Meno palme da frutto nei giardini”

TOPO

I ratti sono una presenza molto frequente a Genova ma a Villa Scassi la situazione è degenerata a causa degli alberi di palma nei giardini. I giardinieri che taglieranno i frutti e sposteranno gli alberi lontani dall'ospedale. Topi pericolosi? Risponde la biologa.

Pare proprio che un gruppo di topi di fogna si sia dato appuntamento in zona Villa Scassi, per far mambassa dei tanti frutti appesi nelle palme dei giardini. Dunque, scatta l’emergenza per il contenimento dei topi nelle aree esposte all’aperto dell’ospedale.

I giardinieri hanno incominciato il piano d’emergenza potando i frutti cresciuti nelle palme, proprio per evitare che i topi possano arrampicarsi ancora al fine di mangiarli. E nel caso in cui i frutti maturando nel cadere fossero alla mercé famelica dei RATTI. Tra l’altro le palme sono troppo vicine ai padiglioni mettendo in allarme pazienti e figure mediche. A fine di agosto la situazione pareva davvero insostenibile.

Il direttore sanitario Paolo Cavagnaro in merito dice: “Proseguiamo con la derattizzazione ogni 45 giorni a fronte delle 4 annuali previste dal Comune. Metteremo topicidi nelle fogne ma non basta, ci siamo resi conto che è necessario chiudere alcuni buchi e murare ogni possibile passaggio dei topi soprattutto nei cavedi del padiglione 9 e 9 bis, ove c’è la maggiore affluenza dei roditori. La situazione comunque pare essere migliorata con i cassonetti delle aree di conferimento dei rifiuti. Questo è indispensabile per non far aumentare l’affluenza dei topi. Debellare totalmente il fenomeno pare cosa impossibile ma MONITORARE è la parola d’ordine per placare il fenomeno”.

Due settimane fa la direzione sanitaria si era già messa all’opera modificando il piano di ritiro dei rifiuti nonché il conferimento dei cibi avanzati per limitare il tempo di permanenza di questi nei bidoni.

In tutto questo panico di massa per la presenza del topo, la domanda nasce spontanea: il topo è così pericoloso per la nostra salute?

Risponde la biologa Manuela Cassotta che dice:

“I ratti sono roditori appartenenti al genere Rattus. Le due specie più comuni sono il ratto delle chiaviche – o surmolotto, pantegana, ratto di fogna (Rattus norvegicus) -; ed il ratto dei tetti – ratto nero (Rattus rattus) -, entrambi di dimensioni più grandi rispetto ai topi.

I ratti sono animali molto intelligenti e socievoli, possono essere facilmente addomesticati. Hanno struttura sociale complessa e sono molto collaborativi tra loro, se per esempio un individuo del gruppo si ammala, viene aiutato dai compagni, che gli forniscono cibo e calore.

I ratti sono animali fortemente sinantropi – vivono nell’ambito delle comunità umane -.

Nessun roditore è responsabile della trasmissione di particolari malattie all’uomo e agli animali domestici, non più di qualunque altro animale selvatico.

Inoltre per essere potenzialmente esposti al contagio non è sufficiente la mera presenza dell’animale o il contatto diretto ma sarebbe necessario, ad esempio, che la cute lesa venga a contatto con le feci o le urine dei roditori, che queste ultime vengano ingerite in sufficiente quantità o che ci si faccia mordere a sangue.

Tutte evenienze abbastanza rare, situazioni che possono essere evitate con un minimo di buon senso”.