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Isis: video della bimba che ringrazia i soccorritori

Isis Aysha

Nelle innumerevoli notizie giornaliere che descrivono le atrocità dell'Isis, ecco una storia a lieto fine. Il video di Aysha fa il giro del mondo. La battaglia che si sta combattendo a Mosul, da tempo roccaforte del sedicente stato islamico, è cruenta. L'esercito iracheno, in connubio con le forz...

Nelle innumerevoli notizie giornaliere che descrivono le atrocità dell’Isis, ecco una storia a lieto fine. Il video di Aysha fa il giro del mondo.

La battaglia che si sta combattendo a Mosul, da tempo roccaforte del sedicente stato islamico, è cruenta. L’esercito iracheno, in connubio con le forze militari statunitensi, sta cercando di riconquistare l’ultima roccaforte dell’Isis. I bombardamenti procedono senza sosta e preoccupano le condizioni dei civili, costretti a scappare o a rifugiarsi nei luoghi più disparati.

In uno scenario di guerra come quello appena descritto, le storie a lieto fine rappresentano una rarità. Ma siamo ben lieti di portare a conoscenza la vicenda della piccola Aysha, balzata agli onori della cronaca grazie a un video divenuto virale in men che non si dica. Le immagini ritraggono la piccola nelle braccia dei soldati iracheni, subito dopo la liberazione del villaggio Kafer (nei pressi di Mosul). Quel che la bimba racconta difronte alle telecamere è a dir poco commovente: dopo aver perso il padre, ucciso dai miliziani dell’Isis, ha dovuto sopportare – con la mamma – tre giorni senza acqua né cibo durante la battaglia per la liberazione del villaggio.

Dal racconto della piccola emergono altri particolari agghiaccianti: molti bimbi del villaggio sarebbero stati rapidi, forse per costringerli ad arruolarsi o peggio ancora per essere torturati. Infine, la frase forse più toccante è stata quella pronunciata quasi in lacrime verso gli iracheni: “pensavo che non sareste mai venuti”.