> > Italia-Albania: la qualificazione passa anche da qui

Italia-Albania: la qualificazione passa anche da qui

Italia-Albania: la qualificazione passa anche da qui

Anche se tutti sembrano già proiettati alla partita con la Spagna l’ Italia non dovrà sottovalutare l’impegno con l’Albania e Ventura lo sa bene. Ai Mondiali di Russia 2018 accederanno direttamente soltanto le prime classificate dei gironi europei e arrivare secondi significherà disputare ...

Anche se tutti sembrano già proiettati alla partita con la Spagna l’ Italia non dovrà sottovalutare l’impegno con l’Albania e Ventura lo sa bene.

Ai Mondiali di Russia 2018 accederanno direttamente soltanto le prime classificate dei gironi europei e arrivare secondi significherà disputare i play-off, perciò, alla vigilia di questa partita, gli argomenti più discussi in casa Italia sono il ritorno del 2 settembre con la Spagna e la possibilità di vincere con un certo numero di gol di scarto contro l’Albania.

LA SPAGNAIn vista della sfida di ritorno con la Spagna Giampiero Ventura non disdegnerebbe un inizio di campionato anticipato, per arrivare a quella partita con qualche giornata in più del solito sulle gambe: “Basterebbe giocare un’infrasettimanale – ha dichiarato il CT – ed avere 3 o 4 giorni in più per la Nazionale. In Germania quando ci sono i Mondiali il campionato inizia con 3 o 4 settimane di anticipo addirittura e mi sembrava doveroso dire questa cosa per cercare di fare un piccolo passo in avanti”.

Gli fa eco Gigi Buffon: ” Calendari? Sono in totale accordo con Ventura riguardo l’anticipo del campionato. Per quello che dobbiamo giocarci a settembre un piccolo sacrificio ci darebbe sicuramente una mano perché ci permetterebbe di giocare una partita in condizioni migliori”.

L’ALBANIA – Nonostante le Furie Rosse di Lopetegui attraggano naturalmente maggiore attenzione, prima di affrontare la Roja bisognerà battere l’Albania e il CT azzurro è ben consapevole delle difficoltà che questo avversario riserverà: “L’Albania contro di noi vorrà fare la storia e dovremo essere al massimo della concentrazione. Mi aspetto risposte dal match, il campo dirà se sarà un’ Italia aggressiva; mi auguro però sia una buona Italia, al cento per cento perché il 50-60 per cento non basterà”.

Sulla sua stessa lunghezza d’onda anche il nostro capitano: “C’è grande rispetto per l’avversario, non è una frase retorica. Negli ultimi due anni l’Albania ha fatto molto bene e lo hanno dimostrato anche agli ultimi Europei. Sono una squadra da temere e noi dovremo essere consapevoli delle nostre capacità. Sono contento di affrontarli e mi fa piacere che le cosiddette squadre ‘materasso’ negli anni siano migliorate. Ora le gare sono più combattute e c’è maggiore equilibrio”.

Da queste parole è evidente il rispetto per un avversario che ha sorpreso allo scorso Europeo, ma anche che se l’ Italia farà una partita al massimo per gli altri non ce ne sarà. In effetti non sarà importante soltanto vincere ma anche cercare di farlo segnando il maggior numero di gol possibile, dato che la prima posizione nel girone potrebbe essere decisa dalla differenza reti, ovviamente non sarà un’impresa facile perché, anche se gli albanesi non sono nel loro miglior momento, la nostra Nazionale, storicamente, non è mai stata una squadra da cinque o sei gol a partita.

BUFFON – Questa sera il capitano azzurro festeggerà le 1000 presenze ufficiali in carriera, un traguardo importante ma così tanto da destabilizzarlo: “Per me quello che raggiungerò domani è un grande traguardo – ha detto a Sky Sport – posso solo dire che non ce ne saranno altre mille. E di questo sono molto felice. Non entrerò in campo con motivazioni diverse, le gare che ti regalano grandi emozioni sono sempre le prime perché hanno qualcosa di speciale, di diverso. Questa è solo la partita che segue la numero 999”.

Parlando poi del suo ritiro si è così espresso: “Non so nemmeno se mi ritirerò dopo il Mondiale dell’anno prossimo, mi pongo obiettivi ma certezze non ce ne sono. Magari potrei chiudere con una testata anche io, come ha fatto Zidane… Magari darò una capocciata a qualcuno, chi lo sa… Devo leggere bene nel mio intimo e capire quello che sento. Mai dire mai, comunque. Un futuro nel calcio? Non lo so ma è gratificante sentire complimenti e carinerie da parte di ragazzi che conosco e che non conosco. A come spendere il mio tempo avrò tempo e modo per pensarci. Non sono un malinconico che pensa solo al passato né uno che brucia tutto: voglio gustarmi il presente in maniera serena e ora penso alla partita di domani, quello che sarà più avanti lo deciderò poi”.

Passando, invece, al futuro della Nazionale e, in particolare, tra i pali, il portiere parla così del tempo trascorso con Donnarumma e Meret: “In due non fanno la mia età. Mi sento felice e orgoglioso di essere ancora qui insieme a loro, vederli crescere con le grandissime potenzialità che hanno mi lascia tranquillo perché so che l’Italia in futuro non avrà nessun tipo di problema a sostituirmi”.