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Il 71% degli italiani commette errori grammaticali: ecco quali

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Il 71% degli italiani compie errori grammaticali gravi: il sito Libreriamo.it ha stilato una classifica dei più gravi e sono emerse anche difficoltà con il congiuntivo e la punteggiatura

Il 71% degli italiani litiga con la grammatica e commette errori da matita rosa. A classificare gli errori più comuni degli italiani è stato il sito Libreriamo.it che ha condotto un’indagine in occasione della XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. Il risultato dell’indagine non lascia scampo: gli italiani non sanno più scrivere. Tra la classifica degli errori più comuni, spuntano “Qual’è”, “Pultroppo” e “Avvolte”: vere e proprie storpiature della lingua italiana chhe, se scritti in un tema di italiano, finirebbero per essere cerchiati dalla matita rossa.

Gli italiani sgrammaticati

Nell’indagine, condotta in occasione della XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, di Libreriamo.it si è voluto approfondire quali siano gli errori grammaticali più comuni. Sono stati presi in considerazione gli errori compiuti da circa 8.000 persone nella fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Per svolgere l’indagine Libreriamo.it ha svolto una web opinion analysis, cioè un monitoraggio online effettuato su testae di settore, blog, social network, forum e community specializzate nel mondo della cultura. Inoltre il sito si è avvalso dell’opinione di trenta sociologi e letterati.

E così “A volte” diventa “Avvolte” e “Qual è” diventa “Qual’è”. Ma non solo. Nella classifica degli errori più comuni ci sono anche “Propio”, in sostituzione di “Proprio” e “al linguine” che starebbe per “All’Inguine”. Non mancano poi i tradizionali “C’è ne” o “C’è n’è”. Più del 45% degli italiani sbaglia l’apostofo, mentre il 34% non utilizzano correttamente il congiuntivo. Se il 30% degli italiani sa leggere e scrivere, la stessa percentuale ha gravi difficoltà nella comprensione di testi semplici. Un dato che ci posiziona tra i peggiori in Europa.

Gli errori più comuni e la soluzione

Una soluzione c’è: è leggere di più, leggere in modo regolare e scrivere, a mano, evitando neologismi. I fondatori di Libreriamo sono rimasti sorpresi dei risultati del sondaggio: non è possibile che vengano commessi errori elementari e non è accettabile che la maggior parte venga commessa proprio dai giovani. La colpa potrebbe essere da amputare ai social e all’uso smoderato di internet.

Secondo i responsabili della ricerca, l’apostrofo è uno dei problemi più grossi degli italiani. “Qual è” o “Qual’è” è il dubbio amletico del 76% degli italiani. Segue la difficoltà nel scegliere il giusto congiuntivo che mette alla prova il 69% degli italiani. Scegliere tra la c o la q è un altro dilemma frequente: c’è chi scrive “Evaquare” e anche chi scrive “Profiquo”. Molte vittime sono fatte anche dalla punteggiature: “Un pò” è sbagliato, mentre “Un po’” è corretto, ma solo il 39% degli italiani lo scrive in modo corretto. C’è anche eccede in originalità e preferisce scrivere “Pultroppo” invece che “Purtroppo”: i cari maestri delle elementari avrebbero esaurito la matita rossa, a furia di sottolineare errori grammaticali e parole sgrammaticate.