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Ius Soli, al via il calendario di settembre per il Senato

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Ius Soli rinviato. al Senato non c' è maggioranza. Esultano le opposizioni che sono contrari a tale soluzione.

Lo Ius Soli non ci sarà

Alla fine, al rientro dalle ferie, il senato ha deciso che a settembre non si discuterà la legge sullo Ius soli. A chiederlo è stato il capogruppo del PD Luigi Zanda, adducendo la motivazione della mancanza di maggioranza.

A sentire una parte dei politici italiani, l’approvazione dello Ius Soli doveva rappresentare la priorità del nostro governo. Qualcuno della maggioranza aveva paventato perfino la necessità di urgenza, al fine di evitare attentati nel nostro paese.

Tutto il PD, e le più alte cariche dello stato, hanno provato a imporre al resto del parlamento una legge che il popolo non vuole. Infatti secondo un sondaggio del 21 giugno, promosso dal Corriere, il 44% degli italiani è contrario allo Ius Soli.

Secondo i parlamentari del PD la colpa della marcia indietro, sarebbe imputabile ai grillini. Ma la realtà è ben diversa. È AP a non volere questa legge. Il partito di Alfano, membro del governo, ha ritirato il suo appoggio, e quindi il PD si è visto costretto a retrocedere.

I senatori del PD si sono resi conto che l’approvazione dello Ius Soli avrebbe comportato rotture all’ interno della maggioranza. La mole di emendamenti presentati è notevole, circa 50mila. E questo avrebbe spinto la maggioranza a ricorrere al voto di fiducia, incrinando i rapporti già instabili. Cosa che il governo ha ritenuto non opportuna, in vista della discussione sulla legge di bilancio.

La discussione in senato della legge sullo Ius Soli, è solo rinviata

Infatti attualmente al PD interessa approvare la legge di bilancio. Subito dopo, sicuramente tornerà alla carica con lo Ius Soli. Ci sono troppe forze politiche interessate alla sua approvazione. Oltre al PD, anche Mdp di Giuliano Pisapia e Art. 1 di Roberto Speranza spingono per l’approvazione della legge.

A fare da contraltare alla delusione delle sinistre, c’ è l’esultanza delle opposizioni. Secondo i grillini l’approvazione di una legge tanto importante, dovrebbe essere fatta ascoltando i pareri dei cittadini. Ma il governo e la sinistra sanno benissimo che in caso di referendum in merito allo Ius Soli, uscirebbe sonoramente sconfitto.

Sono indicative le parole del segretario dem al proposito. Prima delle ferie, Matteo Renzi aveva dichiarato che lo Ius Soli sarebbe stato approvato, in barba a qualsiasi ostruzionismo o contrarietà. Questo la dice lunga sulla intenzione del partito di maggioranza di tenere conto del parere del popolo.

Ma si sa la politica, è fatta di compromessi. Sicuramente dopo aver ottenuto la blindatura della maggioranza sul Def, lo Ius Soli sarà riproposto. Magari ricattando gli oppositori attuali con favori concessi in altre occasioni.

Ovviamente le discussioni non si limitano allo Ius Soli. Queste prese di posizioni finiranno per far slittare anche il ddl Richetti sui vitalizi. Intanto in questi giorni scattano i requisiti per mandare in pensione i 600 parlamentari che per la prima volta hanno messo piede in parlamento.