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Ius Soli, a che punto è la discussione in Parlamento

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Si torna a parlare di Ius Soli. Ecco a che punto è la proposta di Legge in Parlamento, fra commissione Affari Costituzionali e Senato. Ius Soli. Con questa locuzione si indica il diritto di acquisire la cittadinanza del Paese in cui si nasce. E’ latino e significa diritto (ius) del territorio o ...

Si torna a parlare di Ius Soli. Ecco a che punto è la proposta di Legge in Parlamento, fra commissione Affari Costituzionali e Senato.

Ius Soli. Con questa locuzione si indica il diritto di acquisire la cittadinanza del Paese in cui si nasce. E’ latino e significa diritto (ius) del territorio o del suolo (soli). Si tratta di una specifica forma di diritto di cittadinanza di cui, in Italia, si parla da molto tempo. A rilanciare il tema, di recente, è stato il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini. Dal momento che a breve arriverà in Senato una proposta di Legge proprio sullo Ius Soli, Orfini ha proposto che sul voto relativo al testo il governo ponga la fiducia.

Il voto del Parlamento sullo Ius Soli

Al di là dell’interpretazione politica dell’idea lanciata da Matteo Orfini, il voto relativo allo Ius Soli rappresenta un momento importante per il Parlamento italiano. L’attuale discussione è iniziata circa un anno e mezzo fa con l’approvazione di un primo testo finito in seguito in commissione Affari Costituzionali al Senato. L’inizio della discussione, invece, risale ad almeno tredici anni fa, quando (era il 2004) venne approvato un primo testo.

Ora diversi esponenti politici stanno spingendo per portare l’iter a conclusione. Prima fra tutti l’ex ministro Cecile Kyenge, che ha lanciato un vero e proprio appello ai senatori ricordando che “Paula, Mohamed, Marwa sono i nomi dei compagni di scuola e degli amici che ogni giorno giocano con i nostri figli, crescono con loro ma non hanno i loro stessi diritti”. “Sono un milione”, ha proseguito Cecile Kyenge, “sono italiani, ma non per la legge italiana. Hanno il diritto di essere come noi, perché lo sono: italiani. Ogni giorno che passa è un giorno perso, anche per il Paese. Perché lo ius soli è un bene per il nostro Paese. Per questo deve diventare legge il più presto possibile. Ius soli subito”.

I cittadini per lo Ius Soli subito e l’impegno di Pietro Grasso

Per lo Ius Soli subito c’è anche un gruppo di cittadini che ha ottenuto di recente un incontro con il presidente del Senato Pietro Grasso, il quale ha preso l’impegno a “sollecitare la trattazione”. “Ho incontrato i promotori della Legge sulla cittadinanza”, ha raccontato Grasso, “ mi sono espresso sulla necessità che venga approvata al più presto. M’impegno a sollecitare la trattazione di questa proposta”. “Purtroppo”, ha poi aggiunto il presidente del Senato, “le Commissioni stabiliscono priorità, che sfuggono a quelle che possono essere le percezioni e le esigenze dei cittadini”.

Cosa prevede l’attuale proposta di Legge

L’impostazione attuale è definita “Ius Soli Soft”. L’acquisizione della cittadinanza non è automatica, ma subordinata al soddisfacimento di alcuni requisiti. Si tratta, ad esempio, della residenza in Italia da parte di uno dei genitori “da almeno cinque anni antecedenti alla nascita” oppure del rispetto della frequenza scolastica. I minori di 12 anni, infatti, pur in assenza di altri requisiti, possono ottenere la cittadinanza italiana se hanno “frequentato regolarmente, per almeno cinque anni nel territorio nazionale istituti scolastici appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale idonei al conseguimento di una qualifica professionale”.