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J-Ax: voglio unire l'Italia

J-Ax: voglio unire l'Italia

Veloci i pensieri e molto  veloci le battute, il rapper J-Ax il Joker, 41 anni, e occhi intelligenti, il "loser" come si definisce lui, è davvero il personaggio del momento. Alla domande perché aveva scelto un Talent, lo zietto ha risposto:  "In passato ero stato chiamato per fare il giudice...

Veloci i pensieri e molto veloci le battute, il rapper J-Ax il Joker, 41 anni, e occhi intelligenti, il “loser” come si definisce lui, è davvero il personaggio del momento.

Alla domande perché aveva scelto un Talent, lo zietto ha risposto:
“In passato ero stato chiamato per fare il giudice, non mi sono neanche presentato per sapere quanto mi avrebbero dato. Stavolta me l’hanno chiesto tre giorni dopo che avevo fatto una scelta di vita: lasciare un’etichetta discografica per fondarne una mia. E poi c’era la Carrà, una leggenda. …. In Italia c’è una spaccatura culturale tra chi guarda la tv e chi va su Internet e s’informa. Non è una questione d’età, ci sono 40enni che non sanno accendere un computer e 60enni hacker. Io ho attraversato questa spaccatura. Ha fatto bene anche alla mia musica, c’è una cifra di gente che scarica i miei dischi”.

E in merito ai suoi “axforismi”, che spopolano sul web:
“Vent’anni fa in tv mi censuravo perché avevo paura del mezzo. Oggi ho avvisato gli autori: farò battute su tutti. Io e i miei amici siamo fan dei Simpson, ci piace il black humour. Se guarda Goonies con me, l’ultimo quarto d’ora piango come un bambino, quello è un film che va intellettualizzato, altro che Nymphomaniac.
Con suor Cristina mi sono commosso alle lacrime perché ho visto una ragazza di 25 anni, uno scricciolino, che sfidava la società. Ho pensato: stasera il mondo cambia un po’. Ero sicuro che Cristina avrebbe scelto Raffa. Invece oggi sono il suo protettore. Quando vedono una suora gli uomini fanno battute agghiaccianti, io difendo l’abito che porta. C’erano i paparazzi davanti al convento e ho chiesto a un mio amico, grosso e tatuato, di proteggerla. Lui si è messo il crocifisso al collo e la segue. Si spara tre messe al giorno perché non la fotografino. Quando parlo di spiritualità prendo come esempio un’opera filosofica importante che è Guerre stellari: quelli dell’alleanza ribelle devono far fuori l’impero ma non ci riescono senza Han Solo, “cattivo” ma non corrotto. Io mi sento Han Solo. Per il futuro di Suor Cristina ho lanciato un sasso: non voglio un euro, non voglio firmare, ma studiamo un progetto. Coi soldi del disco di Suor Cristina costruiamo un ospedale. Andrei a chiedere un brano ad Alicia Keys o a Whoopi Goldberg. Non usiamo i soliti autori”.

J-Ax che si ricorda di aver subito il bullismo da ragazzo:
“Sì, ero un bambino strano, diverso, non mi piaceva il calcio. Un nerd che viveva di computer e fumetti. Quando ho iniziato con il rap scappavo dal mio quartiere, c’era una compagnia in centro a Milano. Rappavo e un giorno uno ha detto: “Questo non lo dovete più toccare”. A Garbagnate è iniziata la mia tamarritudine . Io ero un borghese piccolo piccolo, come Alberto Sordi nel film di Monicelli. Papà lavorava alla Rizzoli, in tipografia, poi tramite mamma, cassiera in un supermercato, ha lavorato come scaffalista. Alla fine è diventato direttore. Quando loro erano giovani ero convinto di essere povero. Negli anni 80 avevano tutti la cintura del Charro, io non potevo comprarmela. Oggi guardi un po’”. Mostra una cinta con fibbia gigante. “Gli anni 80 hanno perso e ho vinto io”.

J-Ax che si aggiorna e che segue la politica:
“Sono un uomo di sinistra, ma su una cosa la sinistra ha perso: ha perso i tamarri perché non ci parla, è stata snob. La sinistra senza l’uomo della strada è come un porno senza libido. Non seguo Renzi. Seguo la politica internazionale e ho capito che la nostra politica non conta niente, Renzi conta come il direttore del festival di Sanremo: anche se cambi direttore ogni anno ci sono i fiori e i dirigenti della Rai in prima fila. E non accetto chi mette in discussione leggi come quella sull’aborto: le donne hanno combattuto battaglie durissime. Trovo offensivo il dibattito sull’omosessualità, nessuno può stabilire chi dobbiamo baciare. Poi a “furor di populismo” dico a chi comanda: invece di andare a manganellare studenti e pensionati, fate i fascisti con gli stalker, i pedofili e i corrotti al potere”.

J-Ax che a The voice ha parlato anche di droga.
“Attenta, ho parlato di fumo, dei coffee shop. Ho fatto una battuta: “Non avrei voluto che col mio commento in tv alcuni minorenni scoprissero che esiste l’Olanda”. Il fumo è sulla via della legalizzazione, se lo legalizzassero in Molise verrebbero tutti in Italia e nessuno andrebbe a congelarsi in Olanda. L’alcol è più nocivo della marijuana, ma gli spot degli alcolici vanno in onda”.