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Joanna Dennehy: il ritratto di una madre serial killer

Joanna Dennehy

Una madre che, improvvisamente, e per finire sui giornali, uccide in un lasso di tempo irrisorio tre persone e ne ferisce altre due. Lei è Joanna Dennehy.  Joanna Dennehy sta scontando l'ergastolo per aver freddato Lukasz Slaboszewski, Kevin Lee e John Chapman a Peterborough in un lasso di tem...

Una madre che, improvvisamente, e per finire sui giornali, uccide in un lasso di tempo irrisorio tre persone e ne ferisce altre due. Lei è Joanna Dennehy.

Joanna Dennehy sta scontando l’ergastolo per aver freddato Lukasz Slaboszewski, Kevin Lee e John Chapman a Peterborough in un lasso di tempo decisamente breve nel marzo del 2013. Fu una vera e propria caccia all’uomo, quella predisposta per trovare l’efferata assassina dopo che vennero rivenuti i corpi delle prime vittime in dei fossati nel Cambridgeshire. Tuttavia, la furia omicida di Joanna ha travolto anche due escursionisti che, miracolosamente, si sono salvati.

Ritratto psicologico di una madre killer

Nata nel 1982 nello Hertfordshire, Joanna Dennehy non rientra nel profilo del classico Serial Killer. Apparentemente infatti ha vissuto un’infanzia felice e non ha subito particolari traumi. Tuttavia, dopo il suo arresto, le sono stati diagnosticati disturbi psicopatici ed una tendenza al sadomasochismo. Uccidere, quindi, e far provare dolore la eccitava.

Le vittime

Lukasz Slaboszewski è stato ucciso con una pugnalata al cuore, dopo esser stato adescato dall’assassina con la promessa di fare sesso.

John Chapman abitava vicino alla donna. Per ucciderlo, si avvalse dell’aiuto di un complice, Gary Strecht, che aiutò la donna ad occultare il cadavere.

Kevin Lee era uno degli amanti della donna. Venne ritrovato in un fossato con un vestito ricoperto di paillettes.

Il movente sessuale e sadico rientra pienamente nello “stile” di quest’assassina efferata e spietata la quale amava persino scattare foto “divertenti” prima degli omicidi.

Le dichiarazioni

Il tribunale ha asserito come la serial killer abbia avuto un’improvvisa sete di sangue: “Insieme al suo Gary, si sono sentiti come Bonnie e Clyde”. La donna avrebbe più volte ripetuto: “Voglio solo divertirmi” e sembra che il suo scopo iniziale fosse uccidere ben nove vittime.

L’ossessione di Joanna Dennehy per le foto attesta la sua ricerca di notorietà. Testimoni la vorrebbero eccitata quando apparve nei rotocalchi. La donna, sino ad ora, non ha mai mostrato pentimento e, secondo gli esperti, potrebbe spiegare le sue motivazioni solo quando i riflettori su di lei si spegneranno per sempre, per fare in modo che non cali l’attenzione sul suo “personaggio”.

Joanna Dennehy

Durante la folle corsa per sfuggire alla polizia, Joanna Dennehy si è fatta scattare varie fotografie. Una di queste la ritrae in atteggiamento goliardico e con la maglia alzata per mostrare il reggiseno. Altro indizio della sua ossessione per il sesso.