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Juventus-Lazio, Inzaghi: “Lazio, dovremo essere aggressivi”

Lazio

Lazio concentrata sulla sfida di Coppa Italia. Inzaghi carica i suoi chiedendogli umiltà e corsa, per disputare la “partita perfetta” contro la Juventus.

Lazio con la possibilità di centrare la vittoria della Coppa Italia. Inzaghi orgoglioso del lavoro svolto sino a qui, chiede a suoi la partita perfetta.

L’allenatore della Lazio non nasconde la voglia con la quale la sua squadra ha perseguito l’obiettivo di raggiungere la finale di Coppa Italia, e ricorda con orgoglio il fatto di aver superato Genoa, Inter ed i cugini della Roma.

Inzaghi ha svelato il modo con cui ha preparato la sfida decisiva contro la Juventus, ovvero chiedendo ai suoi uomini concentrazione ed umiltà in campo, sapendo che nello scontro secco previsto per domani allo Stadio Olimpico può accadere di tutto.

L’allenatore della Lazio sa che la Lazio dovrà comunque disputare la gara perfetta, e che nella circostanza potrà contare sul supporto di un Olimpico che almeno per metà sarà tutto biancoceleste. L’attuale forma della sua squadra è buona, le recenti apparizioni in campionato sono lì a dimostrarlo, ed il gruppo ora è cosciente della propria forza.

Inzaghi fa pretattica quando parla del modulo con il quale la sua Lazio affronterà la Juventus, dando poche indicazioni sul modulo che adotterà nella finale di Coppa Italia. In questo senso sarà importante la rifinitura atletica che la squadra affronterà domani, ma più in generale Inzaghi ha detto che occorrerà tanta corsa ed aggressività.

A seguire le vicende della Lazio e dunque di Simone Inzaghi, domani sera all’Olimpico ci sarà anche il fratello Pippo, che dopo i successi con il Venezia si ritaglierà un posto da tifoso di eccellenza per la finale di Coppa Italia.

Nei due precedenti incontri tra Lazio e Juventus in questo campionato, i biancocelesti sono sempre usciti sconfitti, più fortunato invece il rapporto tra Inzaghi e la Coppa Italia, primo trofeo che riuscì a vincere quando approdò alla panchina del club di Lotito nella categoria Primavera nelle vesti di allenatore, oltre che vincerla quando ancora indossava la casacca da calciatore.