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Kaimuki House: il massacro nella casa degli orrori a Honolulu

Kaimuki House: il massacro nella casa degli orrori a Honolulu

Ad Honolulu c'è una casa abitata da un kasha. Alcune persone che hanno abitato la casa sono morte per fenomeni paranormali.

Kaimuki House

Kaimuki House: il massacro nella casa degli orrori a Honolulu

Ad Honolulu c’è una casa che all’interno ha in atto un’attività soprannaturale. E’ un edificio costruito da una famiglia di giapponesi immigrati agli inizio del 1800. Sembra sia infestata da un demone molto malvagio che uccide le persone. E’ chiamato “kasha” ed il suo hobby è quello di far sparire i cadaveri. Non ci sono riscontri della storia di questa casa e dei suoi avvenimenti si trovano su siti di leggende. Ora vi raccontiamo la storia.

Le vicende nella casa

La famiglia Kaimuki viveva in questa casa all’incirca verso la metà del XIX secolo. Si era integrata molto bene con la società di quel tempo, anche se gli immigrati giapponesi erano ben voluti da tutti. Facevano i commercianti ed avevano due figli. Un giorno però il marito impugnò la katana di famiglia ed uccise tutti i suoi familiari. Li fece a pezzi e li seppellì nel giardino della casa. La scomparsa dei membri della famiglia non rimase però celata e la polizia indagò sull’accaduto. Ci volle poco a scoprire i cadaveri e ciò che rimaneva di loro, anche se il corpo della figlia non venne mai ritrovato. Forse le sue ossa sono ancora nascoste in cosa o in giardino. L’uomo venne arrestato e la casa abbandonata.

La casa venne successivamente affittata all’inizio del 1900 da due donne e per molti mesi vissero all’interno felici e contente. Le due donne incominciarono a provare astio l’una per l’altra quando una di loro si innamorò. L’uomo incominciò a frequentare la casa e nacque una sorta di triangolo amoroso. Lo stesso traviato da una delle due ruppe il fidanzamento. La situazione incominciò a degenerare e l’uomo forse in un attimo di follia uccise entrambe le donne. Subito dopo si suicidò all’interno della casa. Solo dopo parecchi giorni i corpi vennero ritrovati.

Una casa posseduta

Kaimuki House: il massacro nella casa degli orrori a Honolulu

Questo è quello che è accaduto nella casa e sembra essere il preludio di quello che ancora oggi accade. Le credenze del popolo locale affermano che all’interno della casa viva un kasha. Il problema è che questo spirito prova rancore su chiunque provi ad abitare lì.

Arriviamo all’estate del 1942 quando la casa viene abitata da una madre e da tre ragazzi i suoi figli. Anche se erano pochi giorni che si erano trasferiti avevano percepito strane sensazioni. Sembrava come se all’interno ci fosse qualcuno che li spiava continuamente. Una sera la mamma chiamò la polizia. Era molto agitata ed al telefono riuscì solo a dire che qualcuno stava cercando di uccidere i suoi figli. Gli agenti arrivarono e videro la madre davanti al cancello con diverse ferite. Si avvicinarono alla casa ed entrando videro i tre ragazzi sparsi nella casa. Due avevano perso i sensi ed il terzo era mosso da un angolo all’altro da una forza invisibile. Gli agenti provarono in tutti i modi a raggiungere i ragazzi e a salvarli. Davanti a loro però trovarono un vero e proprio “muro di forza“. Non riuscivano a fare passi e venivano fatti arretrare mentre i bambini venivano colpiti da oggetti in movimento. Il bambino ancora cosciente venne sollevato in aria mentre si metteva le mani al collo. Ad un certo punto l’attività paranormale terminò e gli agenti entrarono. Due dei bambini erano morti ed il terzo morì poco dopo. La notizia venne pubblicizzata sui giornali e tutti ne parlavano.

Nuovi inquilini

Per 15 anni la casa rimase lì senza nessuno che l’abitasse ma ad un certo punto venne affittata. Arrivarono tre studentesse ed anche per loro la vita nella casa non fu facile. Dopo poco le ragazze subirono degli episodi anomali. Avvenivano durante la notte e tutte e tre venivano colpite indistintamente. C’erano rumori all’interno, una voce maschile parlava una lingua strana, spifferi a finestre chiuse ed oggetti che cadevano. Una notte una delle ragazze venne afferrata da una forza strana e gettata a terra. Venne chiamata la polizia e le ragazze decisero di abbandonare la casa. Mentre venivano accompagnate via una di loro entrò nell’auto degli agenti e rimase intrappolata dentro. L’agente venne sbalzato via e la ragazza all’interno si dimenava mentre veniva strangolata. Non si capiva quale forza la stesse uccidendo ma tutti assistettero alla sua morte senza poter fare nulla.

La svolta decisiva

Arriviamo al 1977 ed entrarono nella casa una coppia di giapponesi. La presenza di questo spirito fu nota da subito già dalla prima notte apparve lo spettro. La donna si svegliò verso mezzanotte e la camera era gelata. Si guardò intorno e vide una figura femminile molto pallida senza gambe e braccia, una figura che galleggiava in aria. Svegliò il marito ma la figura scomparve. Venne contattato un sacerdote per benedire la casa ma senza nessun effetto. A questo punto provarono con un loro connazionale che era pratico di spiriti e demoni. Lui disse subito che in casa c’era un kasha e che non si poteva assolutamente cacciare. Dovevano addolcirlo e riuscire così a conviverci. Diede loro delle indicazioni da seguire: tutte le sere dovevano lasciare pane ed acqua sul tavolo. La cosa funzionò ed i coniugi vissero tranquilli fino alla loro morte avvenuta naturalmente.