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Kazakistan: gli shuttle fantasma dell'Unione Sovietica

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Nel 2015 è stato scoperto, nel mezzo del deserto del Kazakistan, un hangar che conteneva due shuttle sovietici abbandonati.

Il programma Buran doveva essere la risposta sovietica agli shuttle americani. Le loro navicelle erano tre, ed erano già state programmate nel 1974 per essere pronte a partire nel 1988. Il problema, però, è stato che solamente una delle tre Buran è riuscita a compiere un volo orbitale, in modalità automatica e senza equipaggio, le altre due sono rimaste abbandonate.

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Non hanno mai visto la luce del sole e tutt’ora si trovano nel mezzo del deserto del Kazakistan, in un hangar a pochi passi dal cosmodromo di Baikonur.

L’hangar abbandonato è stato scoperto solamente nel 2015 grazie ad un fotografo, Ralph Mirebs. Da quello che sappiamo, la struttura un tempo era tecnologicamente avanzata e risale al momento in cui russi e americani erano in competizione nella gara per l’esplorazione spaziale. L’hangar fu costruito appositamente per queste navicelle, quindi nel 1974, quando esse sono state programmate. E’ poi rimasta operativa fino al 1993.

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La struttura dell’hangar e degli shuttle

Per i tempi in cui è stato costruito, l’hangar era estremamente avanzato dal punto di vista tecnologico: erano presenti sistemi di controllo per la pressione atmosferica in modo da mantenere sempre efficente la struttura. Questi dispositivi, però, oggi sono fuori uso da anni e lo dimostra lo stato di abbandono in cui versano anche le avveniristiche navicelle spaziali. Esse infatti sono coperte di detriti, polvere ed escrementi di animali. Le piastrelle che ricoprivano ali e fusoliera stanno cadendo.

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Nelle sue forme il Buran richiama molto lo stile dello Shuttle americano: era lungo circa 36 metri e alto 17 con una apertura alare di 23 metri. Le 38 mila piastrelle che si stanno staccando proteggevano la fusoliera dal calore.

All’interno della struttura è presente anche un razzo: il grande razzo Energia alto 60 metri, progettato proprio per spingere il Buran.

Anche un altro fotografo, Aleksander Markin, ha trovato dei relitti di questi shuttle. Si tratta di un modello in legno del Buran, che ha trovato per caso attorno all’aeroporto Ramenskoye di Mosca.

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