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La crisi economica fa crollare le nascite

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L’Italia è all’ultimo posto tra i Paesi europei per la nascita di bambini. E’ quindi tristemente vera la frase che si sente spesso ripetere: “Questo non è un Paese per i giovani”. L’impressionante calo demografico italiano ( nel 2013 sono nati 62.000 neonati in meno) dipende, in gr...

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L’Italia è all’ultimo posto tra i Paesi europei per la nascita di bambini. E’ quindi tristemente vera la frase che si sente spesso ripetere: “Questo non è un Paese per i giovani”. L’impressionante calo demografico italiano ( nel 2013 sono nati 62.000 neonati in meno) dipende, in gran parte, dalla crisi economica. Nel 2008, invece, vennero alla luce 576.659 neonati. Non è solo la crisi economica il motivo per cui in Italia si fanno sempre meno figli, ma è anche l’inefficacia della strutture pubbliche che dovrebbero supportare la nuova famiglia.

Il Censis, l’istituto di ricerca che ha raccolto i dati inerenti il tasso demografico nel nostro Paese, lancia un allarme: la piaga della denatalità può essere combattuta promettendo alle famiglie sgravi fiscali, aiuti economici, servizi e aiuti pubblici come, ad esempio, gli asili nido. Avere un figlio oggi costa parecchio, e a subire l’impatto della crisi economica sono soprattutto i giovani con meno di 34 anni, che tendono a rimandare il momento di metter su famiglia perché non hanno ancora raggiunto una stabilità professionale.