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Per superstizione si può scegliere di non prendere un volo? Dipende. Se si chiama 666 e va to HEL proprio di venerdì 13, allora…
Mai cedere alla tentazione della superstizione. Mai lasciarsi abbindolare da credenze superficiali e del tutto prive di alcun fondamento, mai. Detto ciò, si può salire a cuor leggero su un volo molto particolare con la convinzione che non ci sia nulla, ma proprio nulla, di cui preoccuparsi.
Nemmeno se il volo porta il mefistofelico numero 666. Nemmeno se è diretto a HEL. Nemmeno se decolla di venerdì 13.
Pragmatismo finlandese contro superstizione
E’ quello che è accaduto lo scorso maggio al volo finlandese Finnair. Il volo 666, appunto, diretto a HEL, cioè Helsinki, decollato venerdì 13 maggio.
“Tra piloti”, ha raccontato il comandante Juha-Pekka Keidasto, “ci scherziamo sopra, ma io non sono un uomo superstizioso, si tratta di una semplice coincidenza”.
D’altra parte, se qualche passeggero “è in ansia”, ha precisato con eleganza (e con precisione scandinava), “può chiedere aiuto al nostro personale di bordo”.
Il numero 666, l’inferno, Hell e il numero 13
La storia sinistra del numero 666 ha origini bibliche, dal momento che questo valore è associato a Satana in un passo – numero 13, per l’appunto – dell’Apocalisse (“chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia, e il suo numero è 666”, Apocalisse 13, 16-18).
Il termine “Hell”, che in inglese significa “inferno”, deriva da Hel, gli inferi della mitologia nordica nonché il nome della dea che ivi regnava, figlia di Loki, il dio dell’inganno, e della furia Angrbooa. A differenza della rappresentazione cristiana, Hel non era un luogo bollente, ma, al contrario, gelido e circondato dalle acque ghiacciate del fiume Gjoll.
Infine il13. Per comprendere quanto possa essere potente questo numero, basti considerare che lo studioso Isador Coriat, in “Abnormal Psichology” del 1910, sentì l’esigenza di coniare un termine specifico per indicarne la paura: triscaidecafobia.
Venerdì 13 ottobre 1307
In realtà non è affatto chiara l’origine di questa credenza negativa. Secondo alcuni, il 13 porta sfortuna per la semplice ragione che, durante l’Ultima Cena, tale era il numero dei commensali. Altri fanno notare che il 13 rappresenta, da un punto di vista culturale, un’imperfezione terribile: il numero è il successore naturale del 12, multiplo di due, tre, quattro e sei, fatto che ne indicherebbe la profonda armonia con il cosmo. Il 13, invece, è un numero primo. Fate voi.
Quanto poi a venerdì 13, il riferimento storico più famoso è senz’altro uno. Venerdì 13 ottobre dell’anno 1307, l’allora sovrano di Francia Filippo IV il Bello ordinò l’arresto dei Cavalieri Templari, le cui maledizioni lanciate sotto tortura affliggono da allora l’umanità intera. Era Umberto Eco a dire che, infondo, i Templari c’entrano sempre, no? Ecco fatto.