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La mamma di Regeni: il ricordo del figlio su Facebook

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Ieri, 15 gennaio, sarebbe stato il 29° compleanno di Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano scomparso il 25 gennaio 2016 al Cairo e trovato cadavere torturato il 3 febbraio in un fosso sul ciglio della strada che conduce ad Alessandria d'Egitto. La mamma, Paola Deffendi, che si batte c...

Ieri, 15 gennaio, sarebbe stato il 29° compleanno di Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano scomparso il 25 gennaio 2016 al Cairo e trovato cadavere torturato il 3 febbraio in un fosso sul ciglio della strada che conduce ad Alessandria d’Egitto. La mamma, Paola Deffendi, che si batte con il marito Claudio per stabilire la verità sulla morte del figlio e per trovare i responsabili, ha scritto un post sulla sua pagina Facebook per ricordare Giulio: “Buon non compleanno”, riferendosi alla famosa frase di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Questo non solo perché il ragazzo non c’è più, ma anche perché la signora Regeni ha pubblicato, oltre ad una nota immagine di Giulio, quella del pub di Oxford in cui Lewis Carroll aveva presentato il suo celeberrimo romanzo: lo stesso luogo in cui la famiglia aveva festeggiato l’ultimo compleanno del ragazzo. Il post è stato accompagnato da centinaia di commenti, anche su Twitter: la richiesta è sempre la stessa,“Verità per Giulio Regeni”. Il 25 gennaio, giorno del suo rapimento, Amnesty International ha indetto a Roma una manifestazione per chiederla di nuovo pubblicamente. L’ultima inquietante rivelazione sul caso è l’ammissione del capo dei sindacati degli ambulanti egiziani, Mohamed Abdallah, il quale ha dichiarato di essere stato lui a denunciare e a consegnare il giovane al ministro dell’Interno del Cairo, perché collaborerebbe con i servizi segreti locali. La colpa di Giulio che avrebbe fatto insospettire Abdallah? Faceva “troppe”, “strane domande”. Peccato il giovane italiano fosse stato inviato dall’Università Oxford, presso cui era dottorando, a fare un’indagine proprio sulla condizione degli ambulanti in Egitto.