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La Miniera di diamanti di Mirny, ad est della Siberia

La miniera russa

La Miniera di diamanti di Mirnyj, nell’est della Siberia, costituisce il secondo buco più grande del mondo costruito dall’uomo. E’ abbandonata da tempo dopo anni molto produttivi.

La miniera in bianco e nero

Premessa

La Miniera di diamanti di Mirny (o Mir Mine), città situata nell’est della Siberia, nella repubblica autonoma russa della Jacuzia, è il secondo buco più grande del mondo scavato dall’uomo.

La miniera di diamanti

Venne fatto costruire poco dopo la morte di Stalin – avvenuta nel 1953 – per rifornire di diamanti tutta l’Unione Sovietica. Si cercò di scavare ancora più in profondità fino al 2004, ma ormai non fu più possibile andare oltre e la miniera fu abbandonata e ufficialmente chiusa nel 2011, anche per ridurre i costi di lavoro. Questo luogo, che aveva favorito il rapito sviluppo economico della città, attualmente si presenta come un enorme buco conico di 1200 metri di larghezza per 525 di profondità.

L'enorme buco

La storia

Il deposito venne scoperto il 13 giugno del 1955 dai geologi sovietici Yuri Khabardin, Ekaterina Elagina e Viktor Avdeenko, che trovarono tracce di kimberlite, roccia vulcanica solitamente associata con i diamanti – fino all’anno precedente erano stati già compiuti tentativi di analoghe scoperte, ma non erano andati a buon fine –. Per il ritrovamento, a Khabardin, capo della spedizione, venne conferito nel 1957 il Premio Lenin, uno dei più prestigiosi dell’Unione Sovietica.

Miniera in attività

La miniera fu particolarmente produttiva negli Anni Sessanta con 10.000.000 carati (2.000 kg) di diamanti all’anno per poi diminuire il rendimento a circa 2 carati (0,40 g) per tonnellata e rallentare il tasso di produzione a 2.000.000 carati (400 kg) all’anno fin quasi ad arrivare al fino pozzo. Il più grande diamante della Miniera di Mirnyj, un diamante giallo limone, è stato trovato il 23 dicembre 1980; pesava 342,5 carati (68 g) ed è stato nominato a scopo celebrativo il “26 ° Congresso del Partito Comunista dell’Unione Sovietica”. Tuttora è uno dei diamanti più grandi del mondo e si trova custodito presso il Cremlino di Mosca.

Le operazioni di scavo – i cui risultati arrivarono a preoccupare persino la compagnia londinese De Beers, che all’epoca era la più grande distributrice di diamanti del mondo –, vennero interrotte per un certo periodo a una profondità di 340 m negli Anni Novanta a causa di un’inondazione, poi ripresero, come già detto, fino al 2004, con la chiusura definitiva nel 2011.