> > La polizia è corrotta, l'ammissione del ministro: spunta un tariffario

La polizia è corrotta, l'ammissione del ministro: spunta un tariffario

Polizia

Un’inchiesta di Periodismo Para Todos porta a galla l’incredibile livello di corruzione della polizia. C’è anche un tariffario per i servizi offerti. Cristian Ritondo, ministro della sicurezza della provincia di Buenos Aires alza le mani. Neanche prova a negare quanto emerso da un servizio d...

Un’inchiesta di Periodismo Para Todos porta a galla l’incredibile livello di corruzione della polizia. C’è anche un tariffario per i servizi offerti.

Cristian Ritondo, ministro della sicurezza della provincia di Buenos Aires alza le mani. Neanche prova a negare quanto emerso da un servizio del programma televisivo “Periodismo para todos”. In Argentina e a Buenos Aires in particolare, c’è una grave problema di corruzione all’interno delle forze di polizia.

La corruzione e la mancanza di formazione sono il tallone d’Achille della polizia bonaerense. Stiamo lavorando per migliorare le cose ma non si cambia da un giorno all’altro. Si possono comprare un sacco di cose, ma non si può comprare della buona polizia. Per le strade ci sono agenti senza il sufficiente addestramento, cosa essenziale per avere una polizia di qualità.

L’obiettivo del governo è avere una polizia più efficiente e trasparente. Ritondo ha detto che su 7508 agenti municipali esaminati, un terzo non può appartenere al copro e un altro terzo ha bisogno di essere addestrato nuovamente.

Non solo non possono proteggere i cittadini, sono anche un pericolo per se stessi.

Secondo quanto denunciato dall’inchiesta del programma Periodismo Para Todos le forze dell’ordine invece di contrastare il crimine, aiutano i delinquenti a farla franca. Il tutto, ovviamente, ha un prezzo. Emerge che esiste una sorta di tariffario a seconda dei servizi offerti. Per esempio, se un poliziotto arresta un ladro in possesso di un’arma, la pena può essere fino a 8 anni di carcere. Pena che si riduce a pochi mesi se il criminale è disarmato. Con 30mila pesos di mazzetta, il poliziotto è disposto a chiudere un occhio sulla presenza dell’arma. Un testimone ha raccontato di come ci sono persone che commettono furti anche trovandosi ufficialmente in arresto.

È proibito tenere persone in stato d’arresto all’interno del commissariato per oltre un certo tempo (il testimone non dice quanti giorni), molti agenti liberano i detenuti che escono per commettere nuovi furti e poi dividere il bottino con i poliziotti.

Non solo, c’è anche chi si vende la ricetrasmittente per 20mila pesos e permettere ai ladri di mettersi in ascolto sulle frequenze della polizia.

Un agente di polizia ha ammesso davanti alle telecamere di Periodismo para todos che è possibile insabbiare persino un omicidio.