Siamo un popolo di spioni 2.0. Ma ci preoccupiamo poco della nostra immagine in Rete. Secondo la ricerca Duepuntozero Doxa, il 90% degli italiani cerca informazioni online su amici, parenti e fidanzati. Ma vi siete mai preoccupati di quel che può venire fuori se si googla il vostro nome? Sì, perché la reputazione online conta pure nella vita reale: nel mondo del lavoro, per evitare situazioni imbarazzanti e pure il rischio di cyber bullismo. Ne parla un libro appena uscito, “La tua reputazione su Google e i social media” (Ed. Hoepli, 18,90 euro). Ecco i tre punti fondamentali.
1) Chi sei online? Fai attenzione a ciò che scrivi sui social, non essere troppo disinvolto nel pubblicare foto e video che ti riguardano, anche perché molte aziende, prima di assumere, cercano informazioni in Rete sui candidati;
2) Fai un check up: controlla la tua reputazione googlando il tuo nome;
3) Corri ai ripari: chiedi la rimozione dei contenuti che minano la tua immagine (la Dashboard di Google ti aiuterà a farlo). E riducine la visibilità nei risultati di ricerca. Come? Pubblicando informazioni utili e positive su di te.