Cristiana Lenoci 
Generalmente colpisce le alghe, ma può essere rintracciato anche nell’organismo degli uomini. Si tratta di un virus che, se ospitato negli esseri umani, può provocare una vera e propria alterazione delle funzioni cognitive. E’ quanto hanno scoperto i ricercatori della University of Nebraska, che hanno pubblicato i risultati del loro studio sulla rivista specializzata “Proceedings of the National Academy of Science”. Questo virus, rinvenuto nella gola di alcuni individui sani, chiamato anche ATCV-1 , è noto perché è un infestante delle alghe. I ricercatori si sono chiesti il motivo della presenza di tale virus nell’uomo, e hanno così preso in esame 92 individui. Quaranta di loro sono risultati positivi al test.
Coloro che ospitavano il virus hanno dimostrato minori capacità cognitive rispetto agli altri, per esempio hanno totalizzato un punteggio più basso nel test che misurava velocità ed accuratezza nell’elaborare stimoli visivi. I soggetti in cui era presente il virus, inoltre, avevano un livello minore di attenzione e concentrazione. Per comprendere cosa c’è alla base di tale meccanismo, gli studiosi hanno infettato con il virus alcuni topi da laboratorio e hanno riscontrato gli stessi effetti provocati negli uomini, ossia uno scarso orientamento nello spazio ed una peggiore capacità mnemonica.
