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La storia del pianoforte

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Il pianoforte prima conosciuto come il pianoforte, nasce dall’evoluzione del clavicembalo intorno al 1700-1720, ad opera dell’inventore italiano Bartolomeo Cristofor. Agli ideatori del Clavicembalo era stato richiesto di produrre uno strumento che possedesse una migliore risposta dinamica rispe...

Il pianoforte prima conosciuto come il pianoforte, nasce dall’evoluzione del clavicembalo intorno al 1700-1720, ad opera dell’inventore italiano Bartolomeo Cristofor.

Agli ideatori del Clavicembalo era stato richiesto di produrre uno strumento che possedesse una migliore risposta dinamica rispetto al primo. Bartolomeo Cristofali, creatore di strumenti nella corte fiorentina del principe Ferdinando de ‘Medici, fu il primo a trovare una soluzione a tale problema.

Questo strumento esisteva già da oltre un centinaio di anni, dal momento in cui Beethoven era impegnato nella stesura delle sue ultime sonate, periodo in cui il clavicembalo si era imposto come strumento a tastiera.

La nascita del Piano

Dal 1790 fino alla metà del 1800, la tecnologia relativa la pianoforte e il suono è stato notevolmente migliorato grazie alle invenzioni nate dalla rivoluzione industriale, come ad esempio: il nuovo acciaio di alta qualità, chiamato filo armonico, e la capacità di utilizzare con maggiore precisione telai in ferro. La gamma dei toni del pianoforte è aumentata da cinque ottave del pianoforte, sino a sette e più ottave realizzati su di un pianoforte moderno.

Pianoforte verticale

Intorno al 1780, il pianoforte verticale è stato creato da Johann Schmidt di Salisburgo, in Austria e successivamente migliorato nel 1802 da Thomas Loud di Londra, il cui pianoforte verticale aveva stringhe che correvano in diagonale.

Il pianoforte

Nel 1881, è stato rilasciato il brevetto al pianista John McTammany di Cambridge, Mass John McTammany descrisse la sua invenzione come “strumento musicale meccanico”. Il suo funzionamento era legato a sottili fogli di carta perforata flessibile, in grado di innescare le note.

Successivamente la realizzazione automatica per pianoforte fu l’Angelus brevettato da Edward H. Leveaux d’Inghilterra il 27 febbraio 1879, e descritto come una sorta di “apparato per l’archiviazione e la trasmissione di forza motrice”. L’invenzione di John McTammany fu in realtà una delle prime ad essere ideate (1876), tuttavia l’ordine di concessione dei brevetti seguì poi un ordine inverso a causa di una serie di procedure di deposito degli stessi.

Il 28 marzo 1889, William Fleming ricevette un brevetto per un pianoforte che utilizzava l’elettricità.