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La storia del Pitbull

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L'American Pit Bull Terrier ha un vero è proprio posto d'onore nella storia. L'evoluzione di questa controversa razza di cani ha inizio nell'antica Grecia e culmina nell'età moderna. Il Pit Bull, da cane usato esclusivamente per la guerra e allevato per combattere, si è così evoluto che è ora ...

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L’American Pit Bull Terrier ha un vero è proprio posto d’onore nella storia. L’evoluzione di questa controversa razza di cani ha inizio nell’antica Grecia e culmina nell’età moderna. Il Pit Bull, da cane usato esclusivamente per la guerra e allevato per combattere, si è così evoluto che è ora internazionalmente riconosciuto e amato dalla gente e dalle famiglie.

Il cane Molossi

L’antenato del Pit Bull viveva fra i Molossiani, tribù dell’antica Grecia da cui prende il nome. Nell’antica Grecia, i cani Molossi venivano usati durante la guerra ed erano famosi per la loro ferocia e capacità intimidatoria.

Bretagna

In Bretagna, la razza del mastino era già presente. Quando Claudio sconfisse il condottiero britannico Carataco nel 50 a.C., cominciò ad importare la razza del mastino a Roma. Tra il 50 e il 410 a.C. i cani Molossi furono incrociati con i mastini al fine di ottenere cani da combattimento. La nuova razza si diffuse dappertutto in Europa, anche in Inghilterra e in Spagna. Originata dal cane Molossi, questa razza precede il moderno American PIt Bull Terrier.

Il Baiting

Nel 1066 l’Inghilterra fu invasa dai Normanni. In quel periodo in Inghilterra fu introdotto, probabilmente dai macellai, uno sport chiamato “baiting”. Lo sport consisteva nel mettere in una buca dei cani da far combattere contro vari animali, ad esempio orsi. I primi Pit Bull furono allevati apposta per tale sport. Tipico di questi cani era il loro comportamento durante il combattimento, dal momento che afferravano il muso dell’avversario e non l’avrebbero più lasciato fino alla sua arresa. Nel 1835 il baiting fu bandito.

Il ratting e il dog fighting

Dopo la messa al bando del baiting in Inghilterra, divenne uno sport popolare il “ratting”. Lo sport consisteva nel mettere un cane in una buca con dei ratti, allo scopo di ucciderne il più possibile e far così aumentare il punteggio del cane nel gioco. In quel periodo, le prime versioni del Pit Bull venivano allevate con i Terrier, per creare i migliori cani da ratting. Il ratting alla fine portò ai combattimenti fra cani. Molta gente sostiene, erroneamente, che i combattimenti fra i cani furono all’origine dell’American Pit Bull Terrier. I Pit Bull erano spesso i protagonisti nei combattimenti fra cani, con il conseguente maltrattamento degli stessi.
Spesso i cani venivano sottoposti ad una dieta di sangue e carne cruda e venivano spesso rinchiusi al buio. Solitamente, inoltre, gli allenatori uccidevano i cani meno prestanti.

L’emigrazione in America

Anche i Pit Bull Terrier emigrarono in America, come del resto fecero gli inglesi, e qui diventarono cani da compagnia. Furono impiegati come cani da guardia, da compagnia e da pastore. Nel 1936, dopo un precedente rifiutò (circa 50 anni prima), l’AKC riconobbe l’American Pit Bull Terrier come razza pura, seguendo l’esempio dell’UKC. La razza è riconosciuta dall’associazione come Staffordshire Terrier, un antenato dell’American Pit Bull Terrier.