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Laura Boldrini: “Da oggi denuncio i violenti sui social"

Seria

Laura Boldrini ha annunciato che da oggi, lunedì 14 agosto, denuncerà chi la insulta sui social network. Ha detto di farlo per le donne e per educare al rispetto alle giovani generazioni.

L’annuncio

La Presidente della Camera

La presidente della Camera Laura Boldrini ancora una volta in prima linea contro gli insulti sui social. In particolare ha annunciato che da oggi, lunedì 14 agosto, denuncerà chi insulta la sua persona: su Twitter ha lanciato l’hashtag #Adesso Basta, pubblicando alcuni insulti irripetibili che sono comparsi sulla pagina della terza carica dello Stato, che su Facebook ha spiegato: “Adesso basta. Il tenore di questi commenti ha superato il limite consentito. Ho deciso – ha spiegato la Boldrini – che d’ora in avanti farò valere i miei dritti nelle sedi opportune. Ho riflettuto a lungo se procedere o meno in questo senso, ma dopo quattro anni e mezzo di queste quotidiane sconcezze, minacce e messaggi violenti ho pensato che avevo il dovere di prendere questa decisione come donna, come madre e come rappresentante delle istituzioni. Il calore e il sostegno che finora mi sono giunti da più parti, fuori e dentro la rete, mi hanno spinta a non temporeggiare oltre. Da oggi in poi quindi tutelerò la mia persona e il ruolo che ricopro ricorrendo, se necessario, alle vie legali”, ha concluso.

Le motivazioni

Il limite

Poi Laura Boldrini ha spiegato il perché delle sue intenzioni: “È ormai evidente che lasciar correre significhi autorizzare i vigliacchi a continuare con i loro metodi e non opporre alcuna resistenza alla deriva di volgarità e violenza. Nessuno deve sentirsi costretto ad abbandonare i social network per l’assalto dei violenti” – e ha fatto alcuni esempi di personaggi celebri, anche italiani, che hanno preso questa decisione – . “Le ingiurie e le intimidazioni hanno l’effetto di una gogna difficile da sopportare”.

La Boldrini ha sottolineato che “educare le nuove generazioni a un uso responsabile e consapevole della rete sia una necessità impellente e su questo continuerò a impegnarmi. Nel frattempo, però, non possiamo stare a guardare. Soprassedere rischia di inviare un messaggio di sfiducia verso le istituzioni preposte a far rispettare le leggi e a garantire la sicurezza dei cittadini”. “Ai nostri figli dobbiamo dimostrare che in uno Stato di diritto chiunque venga aggredito può difendersi attraverso le leggi. E senza aggiungere odio all’odio, ne abbiamo già abbastanza”, ha affermato la presidente della Camera.

Intervenendo poi a Radio Popolare, ha spiegato: “I commenti e le minacce sono quasi sempre a sfondo sessuale. Si evoca lo stupro, la violenza di gruppo come punizione … E questi soggetti non entrano mai nel merito delle questioni. E spesso questo avviene sulla base di fake news – ricordiamo quella comparsa su Facebook su una (falsa) immagine della Boldrini nuda e una fantomatica “Luciana Boldrini”, “sorella” del capo di Montecitorio, che avrebbe gestito 340 cooperative di assistenza agli immigrati, quando la sorella di Laura Boldrini non si chiamava Luciana ma Lucia e soprattutto è morta da anni –.

In realtà è morta daanni

Si tratta di fake news che, ha tuonato ancora la presidente di Montecitorio “distruggono la reputazione delle persone”. Perciò, ha concluso: “Penso che tutto questo non possa più essere subìto a testa bassa. Io e tante altre donne dobbiamo reagire. Perché poi la maggior parte delle persone che vengono assaltata sui social sono donne”.