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Lavoro: arriva l'obbligo di autogiustificare assenze per malattia

Lavoro

E' stata approvata dalla Federazione degli Ordini dei medici la nuova proposta di autodichiarazione per i primi tre giorni di assenza dal lavoro per malattia.

La proposta di “autogiustificare i primi tre giorni di assenza per malattia dal lavoro” portata avanti dalla Fnomceo da quattro anni, ha ricevuto l’approvazione dalla Federazione degli Ordini dei medici ed è quindi stata permessa l’autodichiarazione per i primi tre giorni di assenza dal lavoro per malattia. La Fnomceo è sempre stata sostenuta dal presidente dell’Ordine di Piacenza, Augusto Pagani.

L’approvazione del nuovo obbligo sul mondo del lavoro

Già durante il Dicembre dello scorso anno, la proposta era stata oggetto di un Ordine del giorno che aveva raggiunto l’unanimità dal Consiglio nazionale per la sua approvazione. In seguito era stato inviato alla presidente Chersevani e al Comitato centrale al fine di revisionare la legge Brunetta.

La Fnomceo spiega meglio tutti i dettagli della proposta approvata: “E gli appelli non sembrano essere rimasti inascoltati: è stato infatti assegnato alla Commissione Affari costituzionali del Senato il Ddl presentato da Maurizio Romani, vicepresidente della Commissione Igiene e sanità. Se sarà approvato in presenza di un disturbo che il lavoratore ritiene invalidante ma passeggero, sarà lui stesso, sotto la sua esclusiva responsabilità, a comunicarlo al medico, che si farà semplice tramite per la trasmissione telematica all’Inps e al datore di lavoro. Il Ddl incide poi, ridimensionandole, sulle pene ai medici, anche per porre rimedio ad alcune contraddizioni ed eccezioni di incostituzionalità rilevate nella legge Brunetta”.

Inoltre continua spiegando le principali ragioni che hanno portato all’avanzamento di tale proposta : “Ci sono disturbi come il mal di testa o lievi gastroenteriti, la cui diagnosi non può che essere fatta sulla base di sintomi clinicamente non obiettivabili. Il medico, in questi casi, deve limitarsi, all’interno del rapporto di fiducia che lo lega al paziente, a prendere atto di quanto lamentato. Riteniamo che un’auto-attestazione potrebbe essere utile, prima ancora che a sollevare il medico, a responsabilizzare il paziente come del resto già avviene, con ottimi risultati, in molti Paesi anglosassoni. Auspichiamo dunque un iter rapido e l’approvazione entro fine legislatura”.