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Lavoro occasionale, Poletti: "I voucher? Non torneranno"

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Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti ribadisce il concetto che non ci saranno più i voucher ma uno strumento più limitato.

Il testo sul lavoro occasionale approvato in Commissione Bilancio della Camera è “coerente con l’impianto che avevamo scelto come governo. I voucher non ci sono più e non torneranno“. A sottolinearlo è il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, secondo il quale “ora abbiamo uno strumento molto più limitato, molto più tracciato e molto più certo, che non permette scappatoie e risolve un problema che aveva bisogno di una regolamentazione“.

Ecco cosa cambia

Libretto di famiglia e contratto di lavoro occasionale. Sono questi gli strumenti che il Partito Democratico mette in campo per colmare il vuoto lasciato dall’abolizione dei voucher. Le misure sono contenute in una nuova bozza di emendamento presentato a tarda sera in Commissione Bilancio alla Camera dal relatore, Mauro Guerra. Il testo depositato non si discosta molto dalle bozze circolate: si prevedono due limiti di importo, uno per il datore: 5 mila euro all’anno e l’altro per l’utilizzatore: sempre 5 mila euro, ma solo 2.500 con lo stesso datore.

Come per il voucher, viene coperta l’assicurazione Inail e la copertura previdenziale con versamento dei contributi alla gestione separata. E la prestazione è esentasse. A differenza dei voucher, si prevede il rispetto del riposo giornaliero, delle pause e dei riposi settimanali. Ma non si parla di ferie, malattie e maternità.

Rispetto ai vecchi voucher si alza il compenso per chi svolge attività presso le imprese, da 7,50 euro netti a 9 euro l’ora. Sale anche la quota contributiva a carico del datore (al 33%). Vengono poi stabiliti dei limiti: non sono ammesse le aziende con più di 5 dipendenti, quelle del settore dell’edilizia e prestazioni inferiori alle 4 ore. Non si potrà inoltre fare più incetta andando dal tabaccaio. La gestione delle operazioni sarebbe infatti affidata a un portale ad hoc dell’Inps.

Il libretto di famiglia

Quanto al libretto famiglia, ogni titolo di pagamento vale dieci euro, cui si sommano altri due euro per i contributi e l’assicurazione. Unica novità un contributo erogato mediante il libretto famiglia per l’acquisto di servizi di babysitting, ovvero per far fronte agli oneri della rete pubblica di servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati.

Lavoro occasionale, il parere della Camusso

Il Ministro Poletti, come detto, ha parlato di uno “strumento coerente”, spiegando come “fosse più saggio cancellare la vecchia legge, cercando di scriverne una più moderna e più adatta alla situazione attuale che tiene conto dei due quadri diversi: da una parte le famiglie e dall’altra le imprese“.

Non la pensa così Susanna Camusso, che riferendosi al nuovo testo ha parlato di “strumento è identico ai voucher, ma la platea dei destinatari è più larga“. E a chi le faceva notare che in realtà fossero due strumenti diversi, la segretaria generale della Cgil ha risposto “qualcuno dice che sia una soluzione del tutto diversa da quella dei voucher, ma non è vero. Siamo di fronte a un meccanismo assolutamente analogo che non è un rapporto di lavoro“. Questo possibile rientro dei voucher, ha concluso, “non ha padri, salvo i consiglieri di palazzo Chigi”. La sindacalista ha poi fatto intendere che se la questione diventasse reale, si ricorrerà alla Consulta.